Il pioniere della musica elettronica, raggiunto a Los Angeles da LaPresse: "Vorrei collaborare con Dua Lipa e Zucchero"

L’intelligenza artificiale si sta inserendo sempre di più nella scena musicale. Dai duetti alle cover per arrivare a interi album di inediti, si assiste a un uso sempre più frequente di questa evoluzione tecnologica. Nonostante le problematiche etiche, creative e legali che l’utilizzo dell’AI comporta (in quanto apre alla possibilità di deep fake, che nega ai musicisti il giusto compenso), un numero sempre maggiore di artisti e major decidono di farne uso. Tra questi Giorgio Moroder, pioniere della musica elettronica, che raggiunto a Los Angeles dall’agenzia LaPresse annuncia: “Farò un brano con l’intelligenza artificiale”. “Penso che oggi si parli tanto e con diffidenza dell’intelligenza artificiale ma in futuro sarà considerata perfettamente normale – spiega il compositore -. E’ come l’uso del synthesizer, in passato il suo uso era considerato incredibile, oggi non c’è nessuno nella musica elettronica che non ne faccia uso”. 

Moroder racconta che il suo progetto con l’uso dell’intelligenza artificiale è ancora in fase embrionale. Nonostante alcune perplessità da parte di artisti come Nick Cave, che si dicono non convinti della qualità dei prodotti nati dall’AI o preoccupati dai risvolti negativi del suo utilizzo come il chitarrista dei Queen Brian May, il fenomeno si sta espandendo in modo considerevole.

La scorsa primavera la traccia ‘Heart on My Sleeve’ creata da ‘Ghostwriter977’ con le voci di Drake e The Weeknd, che non hanno mai scritto o cantato questo brano, è diventata immediatamente virale dopo la pubblicazione. Universal, che detiene i diritti dei due musicisti, dopo averne provato a bloccare la diffusione ha fatto un dietro front sull’utilizzo dell’AI da parte dell’azienda annunciando un accordo con Endel, società di produzione musicale tedesca per la realizzazione di paesaggi sonori musicali tramite AI. Sony sta lavorando con l’intelligenza artificiale già da anni nel suo laboratorio di ricerca di Parigi e Google con il suo strumento MusicLm può tradurre in musica la descrizione di un quadro. Sono già in circolazione versioni apocrife di Rihanna (‘Cuff It’ di Beyoncé) e di Kanye West (‘Hey There’, Delilah).

Il dj e producer David Guetta ha utilizzato l’AI per imitare la voce di Eminem e aggiungerla a un suo brano strumentale. Di prossima pubblicazione, l’inedito dei Beatles completato grazie all’intelligenza artificiale che vedrà duettare McCartney e John Lennon. Sir Paul non ha dato un nome alla canzone, ma è probabile che sia una composizione di Lennon del 1978 intitolata ‘Now And Then’.

“Tutti i giorni ascolto la top 40 americana per tenermi aggiornato sulle tendenze – aggiunge Moroder -. Anche la musica italiana mi piace, tutto il filone rap di successo in questo momento. Oltre al mio amico Fedez, mi piacciono anche Sfera Ebbasta e Annalisa, il mio preferito è Tananai con la sua ‘Tango’“. L’artista, vincitore di 3 premi Oscar, ha poi concluso parlando di artisti con i quali piacerebbe collaborare: “Tra questi ci sono sicuramente Dua Lipa e Zucchero“. 

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