Woodside (California, Usa), 11 feb. (LaPresse/AP) – È mancata a 85 anni Shirley Temple, ex enfant prodige di Hollywood. L’attrice, lanciata come stella bambina negli anni Trenta e nota per il soprannome di ‘Riccioli D’Oro’, è mancata nella sua casa di Woodside in California, per cause naturali, circondata dalla famiglia e dagli assistenti. Ha dedicato molta della sua vita da adulta alla politica, ottenendo diversi incarichi diplomatici. “Le rendiamo omaggio per una vita di notevoli successi come attrice, come diplomatica e come nostra amata madre, nonna e bisnonna” ha dichiarato la famiglia in un comunicato pubblicato dalla Bbc.

L’attrice, conosciuta nella sua vita privata come Shirley Temple Black, è morta lunedì notte alle 23, ora locale, nella sua casa a Woodside, vicino San Francisco. A dare la notizia della morte è stata la sua portavoce Cheryl Kagan. Una ‘bambina progidio’ al top dei botteghini d’America tra il 1935 e il 1938. Un record al quale mai nessun altro bimbo si è avvicinato. Nel 1999 l’American Film Institute ha inserito il suo nome tra le 50 leggende dello schermo, calssificandola al 18esimo posto tra 25 attrici. E’ apparsa in decine di film e per generazioni i bambini hanno cantato ‘In good ship lollipop’. Molti hanno attribuito alla Temple il merito di aver salvato la Twenty century fox dal fallimento grazie ai film ‘Riccioli d’oro’ e ‘La piccola ribelle’.

A suo nome è stato dedicato anche un cocktail, dolce e innocente con il ginger ale e la granatina, condito con una ciliegia al maraschino. Con i suoi primi lavori cinematografici, anche il suo look cambiò: Shirley aveva i capelli castani scuri e quasi lisci e diventò biondissima e tutta riccioli. La madre per seguire i consigli dei produttori iniziò a sistemare ogni mattina i capelli della sua bambina in 56 boccoli perfetti.

Crescendo diventò una bella ragazza ma il pubblico perse interesse e all’età di 21 anni, Shirley si ritirò dalle scene. Mise su famiglia e diventò un’attivista politica con numerosi incarichi diplomatici nelle amministrazioni repubblicane tra cui anche ambasciatrice in Cecoslovacchia durante il crollo del comunismo nel 1989.

“Ho un consiglio per chi vuole ricevere un premio alla carriera: iniziate presto”, ha scherzato nel 2006 quando ritirò il premio dalla Screen actors guild. Si è sposata due volte. La prima è stata a 17 anni con l’attore John Agar dal quale ha avuto una figlia, Linda Susan, il matrimonio si rivela però un fallimento e cinque anni più tardi a causa dei problemi di alcolismo di Agar, la Temple chiederà il divorzio per crudeltà. Le seconde nozze arrivano nel 1950 con l’uomo d’affari californiano Charles Black da cui avrà un figlio Charles Alden Black e una figlia Lori Black. Il marito è morto qualche mese fa.

Il film del 1934 ‘Il trionfo della vita’ le diede la notorietà per le sue capacità nel ballo e nel canto. Memorabile il numero eseguito con il futuro vincitore degli Oscar James Dunn ‘Piccola stella’ (Baby take a bow). Da lì arrivarono altri film: ‘Little Miss Marker’ e ‘La mascotte dell’aeroporto’ (Bright Eyes), che le valse un Oscar giovanile, premio inventato appositamente per lei. Seguì ‘Riccioli d’oro’ nel quale canta un’altra celebre canzone ‘Animal crackers in my soup’.

La madre Gertrude ha cercato di proteggerla dagli effetti della celebrità, restandole vicina su tutti i set. Shirley Temple ha dettato tendenza e nel mondo le mamme cominciavano a vestire e pettinare le bambine per renderle simili a lei. Venne lanciata anche una linea di bambole con le fattezze dell’attrice.
Il presidente Franklin D. Roosevelt in persona proclamò: “Finché il nostro Paese avrà Shirley Temple, noi staremo bene”. Una dichiarazione mossa per sollecitare l’attenzione del governo verso le produzioni cinematografiche, sottolineando la loro importanza allo scopo di creare un’atmosfera favorevole alla ripresa.

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