Sempre più vicini all'invio di mezzi pesanti. Oggi l'Ucraina sconvolta anche da un grande rimpasto, diverse dimissioni per un caso di corruzione

L’Amministrazione Biden si appresta a dare il via libera all’invio di un “numero significativo” di carri armati Abrams M1 a Kiev, mentre la Germania ha dato l’ok definitivo all’invio dei Leopard.

L’annuncio degli Usa potrebbe essere fatto già questa settimana. Lo riferiscono fonti dell’Amministrazione Usa citate dal Wall Street Journal, in merito alla guerra in Ucraina. L’annuncio farebbe parte di un più ampio accordo diplomatico con la Germania, nel quale Berlino acconsentirebbe all’invio all’Ucraina di un numero più ridotto dei propri tank Leopoard 2, dando anche l’approvazione alla Polonia e ad altre nazioni per l’invio dei propri carri Leopard di fabbricazione tedesca. La Casa Bianca, riferisce il Wsj, non ha voluto al momento commentare l’indiscrezione.

Tank Leopard verso l’Ucraina

Per giorni si è invece discusso dei tank Leopard tedeschi. La Germania avrebbe deciso: consegnerà i carri armati Leopard all’Ucraina. Lo rivela Der Spiegel, scrivendo che, dopo mesi di dibattito, il governo del cancelliere Olaf Scholz ha deciso di approvare la consegna dei carri armati moderni di fabbricazione tedesca a Kiev. Secondo Spiegel, Berlino consegnerà almeno una compagnia di Leopard 2A6 all’Ucraina.

L’esercito tedesco dispone di 320 carri armati Leopard 2. Lo ha riferito una portavoce del ministero della Difesa di Berlino alla Cnn, senza però specificare quanti di questi tank siano pronti al combattimento. La portavoce ha spiegato che i Leopard 2, nelle versioni A5, A6 e A7, sono in vari stati di manutenzione, riparazione e prontezza all’impiego. L’esercito tedesco non dispone più dei Leopard 1, che è una vecchia versione del carro, così come non sono più presenti negli arsenali i Leopard 2 versione A4.

Terremoto corruzione in Ucraina

Un’ondata di dimissioni ha investito il governo di Kiev, in quello che è il più grande rimpasto ai vertici voluto da Zelensky dall’inizio della guerra per uno scandalo corruzione. Il primo a lasciare l’incarico è stato il vice capo dell’ufficio di presidenza ucraino Kyrylo Tymoshenko, che ha annunciato la sua decisione sui social. Lo hanno seguito il viceministro della Difesa Vyacheslav Shapovalov e il vice procuratore generale Oleksiy Simonenko. Le dimissioni, nel corso della giornata, si sono allargate a macchia d’olio, coinvolgendo anche Ivan Lukeryu e Vyacheslav Negodu, viceministri per lo Sviluppo comunitario e territoriale, e Vitaly Muzychenka, viceministro per le Politiche sociali.

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