La corruzione travolge il governo di Kiev. Si dimettono governatori, viceministri e anche il numero due dello staff del presidente ucraino Zelensky

Esattamente 11 mesi di guerra in Ucraina. Sono passati 335 giorni dall’inizio del conflitto. “Un giorno che passeremo allo stesso modo del 334°, unendo tutte le nostre forze per la vittoria. Per la vittoria dell’Ucraina e per la libertà e l’indipendenza di tutti gli ucraini” ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

Kyryl Tymoshenko, numero due dello staff del presidente ucraino, ha presentato le dimissioni. “Ringrazio il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky per la fiducia e l’opportunità di compiere buone azioni ogni giorno e ogni minuto”, ha scritto su Telegram. 

Il viceministro della Difesa ucraino, Vyacheslav Shapovalov, responsabile della logistica delle forze armate, si è dimesso per lo scandalo legato agli “acquisti eccessivi” di generi alimentari per l’esercito ucraino. Lo si legge in una nota del ministero della Difesa pubblicata da Ukrainska Pravda. Shapovalov – viene spiegato – ha deciso di fare un passo indietro “per non costituire una minaccia per l’approvvigionamento stabile delle Forze armate”.

I viceministri per lo Sviluppo delle comunità e dei territori dell’Ucraina, Vyacheslav Negoda e Ivan Lukerya hanno presentato le dimissioni. Lo riporta Unian. 

Il procuratore generale di Kiev, Andrey Kostin, ha accettato le dimissioni del vice procuratore generale Oleksiy Simonenko dal’incarico dopo l’indagine relativa alla vacanza del funzionario in Spagna. Lo riporta Ukrainska Pravda. 

“Abbiamo prendiamo nota delle notizie secondo cui l’Ufficio nazionale anticorruzione dell’Ucraina sta indagando su questi casi. Come regola generale non commentiamo le indagini penali in corso ma guardiamo al fatto che le autorità ucraine stanno prendendo sul serio questi problemi“. Così la portavoce della Commissione europea, Anna Pisonero, rispondendo a una domanda sull’ondata di dimissioni nel governo ucraino in seguito a scandali di corruzione.

Zelensky: “Pronto a destituire 5 governatori regionali”

Nella riunione odierna il Cdm del governo di Kiev esaminerà la revoca dell’incarico a cinque governatori regionali. Lo riporta Unian. Si tratta di Valentyn Reznichenko (Dnipropetrovsk), Oleksandr Starukh (Zaporizhzhia), Oleksiy Kuleba (Kiev), Dmytro Zhivytskyi (Sumy)) e Yaroslav Yanushevich (Kherson). Reznichenko – viene specificato – avrebbe presentato lui stesso domanda di dimissioni. 

Zelensky: “Aspettiamo i Patriot e valutiamo carri Abrams”

L’Ucraina sta aspettando la consegna dei sistemi missilistici antiaerei Patriot, promessi in precedenza e sta già esaminando la possibilità di poter avere i carri armati Abrams. Lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky nel suo video discorso ai partecipanti alla conferenza delle camere di commercio e industria degli Stati americani. “La libertà globale ha avuto a lungo un deficit di vittorie globali. L’Ucraina, insieme all’America, insieme ai nostri partner, soddisfa questo deficit”, le parole di Zelensky, citate da Unian. Il presidente ucraino ha osservato che dopo la fine della guerra, l’Ucraina sarà in grado di offrire alle imprese americane molti progetti interessanti da realizzare. La collaborazione con JP Morgan, Goldman Sachs, Starlink e Westinghouse, scrive Unian, è già iniziata. 

Podolyak su ondata dimissioni: “Giustizia uguale per tutti”

L’ondata di ‘dimissioni’ fra i vertici ucraini “testimoniano le priorità chiave dello stato. Nessuno chiude gli occhi. Durante la guerra, tutti dovrebbero comprendere le proprie responsabilità. La giustizia è uguale per tutti”. Lo ha scritto su twitter Mikhaylo Podolyak, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky.

Onu: “Oltre 7mila vittime civili da inizio conflitto” 

Dallo scorso 24 febbraio, data dell’invasione russa in Ucraina l’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha registrato 7.068 morti civili e 11.415 feriti. E’ quanto si legge nell’ultimo aggiornamento fornito dall’Ohchr. Fra i deceduti ci sono fra gli altri 180 ragazze e 223 ragazzi, oltre a 35 bambini. I numeri reali – viene spiegato – sono probabilmente molto più elevati.

 

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