Ginevra (Svizzera), 10 mag. (LaPresse/EFE) – Cinque persone sono morte nell’omicidio-suicidio di ieri sera in Svizzera, nel paesino di Wurenlingen nel cantone di Argovia. A sparare intorno alle 23 è stato un uomo di 36 anni separato dalla moglie, che ha ucciso i suoceri, un cognato e una quarta persona ancora non identificata, e poi si è tolto la vita. La Svizzera ha uno dei tassi più alti al mondo di presenza di armi da fuoco per abitante: per l’organizzazione Small Arms Survey, nel 2007 nel Paese c’erano 3,4 milioni di armi da fuoco su una popolazione di circa 8 milioni di abitanti, cifra che però non è stata aggiornata.

Dal 1985 a oggi in Svizzera si sono verificate almeno nove sparatorie, considerando anche quella di ieri sera. Di seguito una panoramica dei principali incidenti con vittime nel Paese.

– 13 dicembre 1985. Nello stesso quartiere residenziale di Wuereling in cui si è verificata la sparatoria di ieri sera, il 13 dicembre del 1985 un agente immobiliare aveva ucciso a colpi d’arma da fuoco l’amante del partner e due prostitute.

– 10 febbraio 1998. Due doganieri, uno tedesco e l’altro svizzero, muoiono raggiunti dagli spari esplosi da uno sconosciuto al varco di frontiera di Costanza fra Germania e Svizzera.

– 18 aprile 1999. Un cittadino bosniaco muore e altre cinque persone originarie della Ex Jugoslavia rimangono ferite in una sparatoria avenuta nel centro di Zurigo.

– 27 settembre 2001. Un uomo, Friedrich Leibacher, uccide 14 persone nel Parlamento del cantone di Zug e poi si toglie la vita. Questa sparatoria è nota come ‘strage di Zug’.

– 2 gennaio 2013. Un uomo che era stato ricoverato in un centro psichiatrico uccide tre persone con un fucile in un paesino del canton Vallese.

– 27 febbraio 2013. Un uomo spara contro i suoi colleghi a Menznasu in Svizzera. Muoiono cinque persone, fra cui l’autore della sparatoria, e altre sette restano ferite.

– 22 agosto 2014. Una persona muore in una sparatoria nella città di Saint Gallen, nel nordest della Svizzera.

– 3 novembre 2014. Tre persone muoiono nel municipio di Wilderswill, nel cantone di Berna. Gli investigatori sono convinti che si tratti di un “dramma familiare”.

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