Milano, 3 giu. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in cauto rialzo una seduta caratterizzata dalle parole di Mario Draghi dopo la riunione della Bce che ha confermato i tassi al minimo storico dello 0,05%. Draghi ha dichiarato che il quantitative easing è efficace e non si interromperà prima del previsto. La Bce ha rivisto al rialzo la stima d’inflazione per il 2015 dell’Eurozona allo 0,3% rispetto allo 0,1% indicato a marzo. Sul fronte Grecia, il numero uno dell’Eurotower ha dichiarato di volere che la Grecia rimanga nell’euro con un accordo forte. Il governatore della Bce ha avvertito che “dobbiamo abituarci a un periodo di maggiore volatilità sul mercato obbligazionario”. E subito sono scattate forti vendite sul bund con il rendimento del decennale tedesco schizzato oltre lo 0,85%. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha chiuso con un rialzo dello 0,14% a 23.608 punti.

Tra le banche gli acquisti hanno premiato Popolare dell’Emilia Romagna (+0,82% a 7,985 euro), Intesa SanPaolo (+0,54% a 3,324 euro), Ubi Banca (+0,80% a 7,55 euro) e Unicredit (+1,31% a 6,525 euro). In negativo sono finiti Banco Popolare (-1,28% a 15,39 euro) e Popolare di Milano (-0,26% a 0,954 euro). Positiva Telecom Italia (+0,42% a 1,168 euro) che ha beneficiato di alcune dichiarazioni rilasciate da Gervais Pellissier, a capo delle operazioni europee di Orange, al Financial Times online. Il manager ha detto che Telecom Italia potrebbe essere oggetto di interesse per un possibile consolidamento in Europa da parte della società francese. Tra i migliori di seduta da segnalare Mediaset che ha archiviato la seduta con un progresso del 2,25% a 4,538 euro.Debole FCA (-0,27% a 14,50 euro) che ieri ha annunciato di aver venduto a maggio negli Stati Uniti 202.227 vetture, che rappresentano un aumento del 4% rispetto allo stesso mese del 2014 e il miglior maggio dal 2005. In particolare, l’aumento del 32% registrato dal marchio Chrysler è stato il più elevato tra i vari marchi di Fca Us. Nel complesso il gruppo ha segnato il sessantaduesimo mese consecutivo di crescita.

Restando nella galassia Agnelli sotto i riflettori è finita Exor (-0,68% a 44,78 euro) che ha deposito presso la Sec i documenti definitivi per la sollecitazione delle deleghe di voto in opposizione all’inferiore operazione di fusione con Axis Capital Holdings che il Cda di PartnerRe ha raccomandato.Infine da segnalare WDF (+0,09% a 10,13 euro) con Dufry che in una nota ha annunciato i termini dell’aumento di capitale da 2,2 miliardi di franchi svizzeri (pari a circa 2,1 miliardi di euro) funzionale all’acquisizione di World Duty Free dalla famiglia Benetton. L’offerta di nuove azioni partirà il 12 giugno e si concluderà il 19 giugno.

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