Sono 1.325 i nuovi positivi e 37 le vittime. Tasso di positività invariato allo 0.7%

Continua il calo di nuovi casi di contagio e di decessi da Covid-19: nelle ultime 24 ore in Italia, si sono registrati 1.325 positivi e 37 vittime, con il tasso di positività che resta invariato rispetto a mercoledì, allo 0,7%. Dal bollettino del ministero della Salute, emerge la conferma del calo anche dei ricoveri. In totale, in Italia, sono in terapia intensiva 444 persone, 27 in meno rispetto a ieri. In area non critica sono ricoverati 2.888 pazienti in totale, -176 rispetto a ieri.

Cali evidenziati anche dalla Fondazione Gimbe. Il monitoraggio, effettuato nella settimana dal 9 al 15 giugno, rileva una diminuzione di nuovi casi (11.440 vs 15.288) e decessi (411 vs 469). In calo anche i casi attualmente positivi (105.906 vs 181.726), le persone in isolamento domiciliare (102.069 vs 176.353), i ricoveri con sintomi (3.333 vs 4.685) e le terapie intensive (504 vs 688). Rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni: decessi 411 (-12,4%); terapia intensiva: -184 (-26,7%); ricoverati con sintomi: -1.352 (-28,9%); isolamento domiciliare: -74.284 (-42,1%); nuovi casi: 11.440 (-25,2%); casi attualmente positivi: -75.820 (-41,7%).

Per 13 settimane consecutive, come sottolineato da Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione, “si registra una discesa dei nuovi casi settimanali”. È anche vero che “nelle ultime 5 settimane, infatti, il numero di persone testate si è ridotto del 31,5%, scendendo da 3.247.816 a 2.223.782, con una media nazionale di 132 persone testate/die per 100.000 abitanti e rilevanti e ingiustificate differenze regionali”. In tutte le regioni si conferma il calo dei nuovi casi settimanali (l’incremento percentuale in Molise è irrilevante in valore assoluto). Inoltre, da 9 settimane sono in costante calo anche i decessi, che nell’ultima settimana si attestano in media a 59 al giorno.

Numeri rassicuranti, ma Gimbe avverte: attenzione alla variante Delta, la più diffusa nel Lazio. Nell’ultima settimana la variante delta è stata isolata in due focolai a Milano e Brindisi, segno di una sua maggiore diffusione sul territorio nazionale che si rileva anche dal database internazionale Gisaid: rispetto ai sequenziamenti su campioni raccolti dal 19 maggio al 16 giugno, su 881 sequenze depositate 57 (6,5%) corrispondono alla variante delta.

Secondo l’ultima indagine di prevalenza delle varianti pubblicata dall’Istituto Superiore di Sanità il 18 maggio, la variante delta, più contagiosa di circa il 60% rispetto alla variante inglese, è all’1% con differenze regionali e un range che va dallo 0 al 3,4%: in particolare, la diffusione maggiore si registra nel Lazio (3,4%), in Sardegna (2,9%) e in Lombardia (2,5%).

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