Il fuoriclasse argentino sbarca a Parigi e la città si ferma
Rimosso dal Camp Nou, idolatrato a Parigi ancor prima di passeggiare al Parco dei Principi. La stella tra le stelle, Lionel Messi, sceglie la notte di San Lorenzo per esaudire i desideri dei tifosi del Psg, impazziti nella prima giornata parigina della ‘Pulce’, e ribaltare gli equilibri del calcio europeo. Il fuoriclasse sbarca nella capitale francese e la città si ferma: l’aeroporto di Le Bourget viene preso d’assalto, la stessa scena si ripete allo stadio e sotto la sede del club, per non parlare dell’hotel in cui alloggia Leo e della clinica American de Neuilly, dove ha svolto e superato le visite mediche prima di firmare il contratto biennale – con opzione per una terza stagione – che lo legherà per la prima volta a colori diversi da quelli blaugrana. La nuova attrazione di Parigi rapisce lo sguardo e cattura le masse, anche se l’unica apparizione in pubblico (un saluto affacciato dalla finestra dell’aeroporto) dura giusto una manciata di secondi. Il tempo per mostrare la t-shirt bianca con la scritta ‘Ici c’est Paris’: Messi è già re prima ancora di toccare fisicamente il suolo parigino, in una autentica processione che coinvolge tutti, uomini e donne, grandi e piccini.
Il benvenuto dell’ex compagno Neymar
Il Paris Saint-Germain nel frattempo stuzzica l’interesse di appassionati e followers svelando a poco l’acquisto dell’estate, nonché colpo che candida di diritto la squadra di Pochettino come LA favorita per vincere tutto, in patria e in Europa. Dal video con sei palloni d’Oro e la maglia dell’Argentina, fino all’annuncio di una conferenza stampa indetta per mercoledì alle 11. Destinata a diventare il teatro delle prime parole ‘da parigino’ di Messi. Nel frattempo l’amico ed ex compagno Neymar gli dà virtualmente il benvenuto (“di nuovo insieme”) mentre la federcalcio argentina (“Una tappa si è chiusa. Ne inizia un’altra. Saremo sempre al tuo fianco, capitano”) lo accompagna virtualmente in questo storico cambio di casacca. La Pulce andrà a comporre insieme a Neymar e Mbappé un tridente da sogno, e da incubo per gli avversari, la ciliegina sulla torta di una campagna acquisti faraonica che già contava sugli innesti di Sergio Ramos, Donnarumma, Wijnaldum.

Rimossa la gigantografia all’esterno del Camp Nou
Se Parigi si coccola il suo nuovo campione, con un’attesa e una trepidazione che ha ricordato lo sbarco di Cristiano Ronaldo sul pianeta Juve, Barcellona piange la sua ex bandiera, l’amore di una vita naufragato in una afosa giornata di agosto. Dopo lo shock dell’annuncio dell’addio, al Camp Nou è il momento della rimozione. Così, la gigantografia all’esterno dello stadio – in concomitanza con il viaggio di Messi per la Francia – è stata cancellata e oscurata. Sostituita da un pannello grigio scuro che indica come, in Catalogna, l’adieu di Leo non sia ancora stato digerito.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata