Il segretario di Stato Vaticano: "Dobbiamo mettere fine a questa strage"

Dopo le parole di Papa Francesco di ritorno dall’Ungheria arriva la conferma del Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano: la missione di pace della Santa Sede si farà.  “Che posso aggiungere a quello che ha detto il Papa? Niente. Lui ha detto che è in corso e ci sarà una missione. Ci sarà”, ha detto Parolin parlando con i cronisti a margine dell’evento organizzato a Roma ‘Testimone di virtù. A 30 anni dalla morte di don Tonino Bello’.

Invito è mettere fine a strage

L’invito per il 9 maggio “può essere quello di mettere fine a questa strage che sta colpendo l’Ucraina ma che ha risvolti per la Russia”. Così il Segretario di Stato della Santa Sede, cardinale Pietro Parolin, arrivando a ‘Testimone di virtù. A 30 anni dalla morte di don Tonino Bello’, incontro in cui si presenta il volume ‘Testimone e maestro di virtù. Il cammino cristiano di don Tonino Bello’ scritto da Mons. Domenico Cornacchia, vescovo di Molfetta, e pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana – LEV. “Don Tonino Bello -ha aggiunto Parolin – ha lavorato tanto per la pace, esponendosi anche in prima persona. Abbiamo bisogno di profeti di pace”.

Non so se ci sono condizioni per cessate il fuoco

“Non so se ci sono le condizioni per il cessate il fuoco”, ha aggiunto il Cardinale che poi rispetto all’attacco col drone sul Cremlino rivelato da Mosca, Parolin ha detto: “tutte le azioni belliche non avvicinano alla pace”.

Parti informate di missione di pace

Mosca e Kiev “sono a conoscenza della missione di pace del Vaticano” ha aggiunto Parolin che non ha fornito ulteriori dettagli: “Non entro nei particolari”, ha detto il cardinale.

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