Il primo viaggio italiano fu a Lampedusa, pochi giorni fa l'appello dopo la strage di Cutro

Nei suoi 10 anni di pontificato Bergoglio ha sempre tenuto a mente l’impegno per i migranti. “I trafficanti di esseri umani siano fermati, non continuino a disporre della vita di tanti innocenti. I viaggi della speranza non si trasformino mai più in viaggi della morte. Le limpide acque del Mediterraneo non siano più insanguinate da tali drammatici incidenti”. Con queste parole pronunciate nell’Angelus dello scorso 5 marzo, Papa Francesco è intervenuto sul naufragio di Steccato di Cutro, in provincia di Crotone. Parole che hanno il sapore di un déjà-vu: il suo impegno per i migranti arriva da lontano.

Corsi e ricorsi storici, anzi, un ricorso storico arrivato proprio a pochi giorni dal decimo anniversario della salita al Soglio pontificio del ‘Papa venuto dalla fine del mondo’ che ha compiuto uno dei gesti più forti del suo pontificato proprio in relazione al tema delle tragedie avvenute nel Mediterraneo. È l’8 luglio 2013, il Papa va a Lampedusa. È il primo viaggio italiano del pontificato. Francesco arriva sull’isola e fa due cose che diventano una vera e propria pagina di storia. Un gesto: la corona di fiori gettata in mare in memoria delle tante vittime morte cercando una speranza, un futuro migliore.

Una frase: “La cultura del benessere, che ci porta a pensare a noi stessi, ci rende insensibili alle grida degli altri, ci fa vivere in bolle di sapone, che sono belle, ma non sono nulla, sono l’illusione del futile, del provvisorio, che porta all’indifferenza verso gli altri, anzi porta alla globalizzazione dell’indifferenza. In questo mondo della globalizzazione siamo caduti nella globalizzazione dell’indifferenza. Ci siamo abituati alla sofferenza dell’altro, non ci riguarda, non ci interessa, non è affare nostro”.

L’impegno di Bergoglio, la cui famiglia partita dal Piemonte per l’Argentina ha toccato con mano il significato di un viaggio della speranza, sul tema dei migranti è stata una costante di questo decennio. Oltre ai due episodi citati come non ricordare i vari appelli e le critiche sulle politiche migratorie adottate dell’ex presidente Usa Trump? Storia di un rapporto raccontato in maniera efficace da una foto tra i due in cui il Pontefice non sorride.Se si potesse sintetizzare tutta la potenza di gesti e parole in un hashtag, #Migranti sarebbe perfetto, oggi come 10 anni fa. Perchè quella globalizzazione dell’indifferenza è ancora una costante quotidiana. 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata