Dovrebbe raggiungere il pianeta nel 2031 e passare tre anni attorno alle sue tre lune

La sonda ‘Juice’ dell’Agenzia spaziale europea è partita alla volta di Giove e delle sue tre lune ghiacciate: Callisto, Europa e Ganimede. Juice è partita dalla Guyana francese in Sudamerica, agganciata al razzo Ariane. Dovrebbe raggiungere Giove nel 2031 e passare tre anni attorno alle tre lune del pianeta. Quindi tenterà di entrare nell’orbita di Ganimede, la luna più grande del nostro sistema solare. Si ritiene che le tre lune ospitino oceani sotterranei, dove potrebbero trovarsi tracce di vita marina. 

“Non rileveremo la vita con Juice”, ha sottolineato lo scienziato del progetto dell’Agenzia spaziale europea, Olivier Witasse. Ma saperne di più sulle lune di Giove e sui loro potenziali mari avvicinerà gli scienziati a rispondere alla domanda “c’è vita altrove?”. “Questo sarà davvero l’aspetto più interessante della missione”, ha aggiunto. Per raggiungere il pianeta più grande del sistema solare, Juice (abbreviazione di Jupiter icy moons explorer) percorrerà 6,6 miliardi di chilometri. Raggiungerà i 200 chilometri dalla superficie di Callisto e i 400 da quella di Europa e Ganimede, completando 35 sorvoli attorno a Giove. In seguito rallenterà per orbitare attorno a Ganimede, il principale obiettivo di una missione da 1,6 miliardi di euro. Nessun veicolo spaziale ha, infatti, mai orbitato attorno a una luna diversa dalla nostra. Ganimede è il satellite naturale più grande del sistema solare ed è caratterizzato da fenomeni simili alle aurore boreali ai poli; Europa è conosciuta per il suoi geyser, mentre Callisto presenta numerosi crateri. Juice, che ha le dimensioni di un autobus, pesa oltre 6mila e 300 chili. La sonda è dotata di un rivestimento in piombo che protegge le parti più sensibili dalle radiazioni ed è avvolta da coperte termiche, per proteggersi dalle rigide temperature spaziali, che vicino a Giove scendono sino a meno 230 gradi celsius. I suoi pannelli solari si estendono per 27 metri per assorbire quanta più energia solare possibile. Al lancio della sonda dalla Guyana Francese hanno presenziato il re Filippo e il principe Gabriele del Belgio e due astronauti, il francese Thomas Pesquet e il tedesco Matthias Maurer. Il precedente lancio, in programma ieri, era stato annullato per i rischi legati alla possibile caduta di fulmini.

Urso: “Orgoglioso per ruolo dell’Italia”

“Una settimana significativa per lo Spazio italiano: dopo la presentazione di due giorni fa del progetto Iride, la costellazione di satelliti per l’osservazione della Terra, oggi la sonda Juice è partita verso Giove e le sue lune”. Così, in una nota, il ministro delle Imprese e Made in Italy, con delega alle politiche relative ai programmi spaziali e aerospaziali, Adolfo Urso. “Nella missione Esa – ricorda il ministro – l’Italia ha un ruolo di primo piano attraverso l’Agenzia Spaziale Italiana, enti di ricerca, università e le eccellenze imprenditoriali del settore. Grande soddisfazione e profondo orgoglio per il sistema spaziale del Paese, determinante per la buona riuscita della missione avviata con il lancio di oggi”, conclude quindi Urso. 

Bernini: “Lancio parla italiano grazie a nostri ricercatori”

“È con grande orgoglio che guardiamo al decollo di Juice, la sonda dell’Agenzia spaziale europea, che dovrà investigare la potenziale abitabilità delle lune ghiacciate di Giove. Parliamo di una delle più grandi e importanti missioni dell’Esa, a cui l’Italia ha fortemente contribuito con le sue eccellenze nel settore della ricerca spaziale. Istituti di ricerca e università coordinati dall’Agenzia spaziale Italiana hanno ideato e realizzato più di un terzo degli strumenti di una missione destinata a segnare un altro importante traguardo nella storia della ricerca spaziale. Siamo fieri dei nostri ricercatori e delle nostre ricercatici, autentico patrimonio scientifico nazionale. È anche grazie a loro se questa nuova incredibile avventura parla italiano”. Lo dichiara la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini.

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