I Timberwolves vincono gara 7 e volano in finale di Conference contro Dallas. Gli Indiana Pacers sconfiggono i New York Knicks

La maledizione dei campioni continua. Dopo Raptors, Lakers, Bucks e Warriors anche i Denver Nuggets devono piegarsi alla recente legge Nba e finiscono eliminati al secondo turno dei playoff, senza riuscire a difendere il titolo conquistato nella stagione precedente. A dimostrazione di quanto stia diventando difficile replicare stagioni storiche, l’ultima squadra capace di andare oltre le semifinali di Conference erano stati i Golden State Warriors nel 2019. Allora il quintetto guidato da Stephen Curry cadde poi in finale contro Toronto. E’ dunque per il sesto anno consecutivo che la massima espressione del basket professionistico incoronerà una nuova squadra campione. Artefici del prolungamento di questo tabù i Minnesota Timberwolves autori, in trasferta, di una rimonta da antologia in gara 7 contro i detentori del titolo.

Sotto di 20 punti, all’inizio del terzo quarto, i Timberwolves in poco più di 20′ piazzano un parziale di 60-32 trascinati dall’accoppiata Jaden McDaniels-Karl Anthony Towns, autori entrambi di 23 punti. Non bastano due superassi come Nikola Jokic e Jamal Murray a reggere l’urto, rispettivamente a segno con 34 (e 19 rimbalzi) e 35 punti. Il regno da campioni dei Nuggets dunque finisce molto prima del previsto. I giovani del Timberwolves hanno rovinato la festa con una vittoria per 98-90 che ha fatto saltare il banco e ogni pronostico.

“Nessuno ha mai detto che sarebbe stato facile provare a ripetersi”, ha provato a difendersi dalla pioggia di critiche l’allenatore dei Nuggets, Michael Malone, cercando di nascondere tutta la sua amarezza per una uscita di scena inattesa. Mentre Malone rispondeva alle domande, dagli spogliatoi dei Timberwolves riecheggiavano in fondo al corridoio i loro cori di giubilo, a conferma della grandezza dell’impresa. Secondo l’Nba, si tratta della più grande rimonta in gara 7 nell’era play-by-play (1997-98). “La stagione è finita. E questa è la cosa più difficile da accettare”, ha aggiunto Malone, il grande sconfitto. I Minnesota approdano così alla semifinale di West Conference dopo 10 anni. Se la vedranno con i Dallas Maverick che sabato notte si sono aggiudicati la serie 4-2 sugli Oklahoma City Thunder.

Nell’altra semifinale di Eastern Conference, anche questa decisa in gara 7, gli Indiana Pacers tolgono di mezzo i New York Knicks vincendo al Madison Square Garden per 130-109. E’ girato tutto storto ai Knicks, a partire dall’uscita di Jalen Brunson per infortunio a una mano nel corso dell’ultimo quarto. I Pacers sfruttano la giornata di grazia, tirano con un 67% dal campo e 54% da tre, mandando tutto il quintetto in doppia cifra. Tyrese Haliburton mette a referto 26 punti, Pascal Siakam e Andrew Nembhard 20 a testa e scrivono una delle loro pagine più belle degli ultimi anni. Ai Knicks rimangono i 39 punti di Donte DiVincenzo e i 26 dalla panchina di Alec Burks. Le Finals cominceranno nella notte tra il 6 e il 7 giugno. Le finali di Conference scattano invece nella notte tra martedì e mercoledì con gara-1 tra Celtics e Pacers. Nessuna pausa. E la Nba, più che mai, è pronta a regalare nuove sorprese. 

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