Dopo la pronuncia del tribunale federale si riducono le possibilità di veder gareggiare la campionessa di short track alle Olimpiadi

Rischio di assenza di Fontana a Milano-Cortina? Penso e spero assolutamente di no. È un’ipotesi che non prendo in considerazione”. Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, replica a chi gli chiede se dopo la pronuncia del tribunale federale si riducano le possibilità di veder gareggiare la campionessa di short track, Arianna Fontana, alle Olimpiadi di Milano-Cortina.

“Mi dicono sia in grandissima forma, la prossima settimana inoltre ci sono i i campionati del mondo. Se per lei era un elemento imprescindibile il fatto che la procura abbia riaperto il caso dandole ragione è un bene, ma non si può automaticamente prendersela con una nazione perché c’è il giudice di una procura della Repubblica che la vede diversamente. Che follia è questa, andiamo avanti”, aggiunge Malagò a margine dell’evento “Milano-Cortina 2026’ sulla parità di genere. Ieri il tribunale federale ha scagionato gli atleti accusati di gesti aggressivi per farla cadere. La campionessa è attesa dopo due anni di stop ai Mondiali di Rotterdam.

“Arianna non l’ho ancora sentita. Lei ha voluto che il caso si riaprisse e qualcuno gli ha dato ragione perché la Procura ha ritenuto che ci fossero gli estremi e aveva chiesto una sospensione di due mesi che non è stata riconosciuta da parte di un collegio giudicante, peraltro composto da tre donne. Non c’è né da dispiacersi né da rallegrarsi, ognuno ha fatto quello che riteneva giusto secondo coscienza. Ma nessuno non può tener conto di quanto giudicato”. 

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