In 'Canzoni per gli altri' nove tracce e le collaborazioni con Elisa, Alessandra Amoroso, Mr.Rain

La regina della melodia è pronta per il palco. O meglio, per ritrovarlo. Federica Abbate pubblica per la prima volta un album tutto suo, ‘Canzoni per gli altri’ e torna ad assaggiare la dimensione live. Per la 32enne cantautrice milanese un punto di svolta in una carriera dove, nonostante la giovane età, le soddisfazioni sono già parecchie. Iniziate a 20 anni, come firma per la maggior parte degli artisti pop, rap e urban del nostro paese. “‘Canzoni per gli altri‘ è una chiusura del cerchio”, racconta a LaPresse. “Ho scritto canzoni per gli altri e collaborato con gli altri tutta la vita. Adesso racconto Federica nella sua parte più vera“. L’album, disponibile su tutte le piattaforme digitali, è composto da 9 tracce in cui convivono sonorità pop e urban, a conferma della versatilità dell’artista diventata, in pochi anni, l’autrice più di successo della musica italiana contemporanea. Oltre alle già note ‘Doppio nodo’, ‘La pioggia prima di cadere’ e ‘Canzoni per gli altri’, sono presenti 6 inediti realizzati in collaborazione con altrettanti artisti: Alessandra Amoroso, Ana Mena, Elisa, Francesca Michielin, Matteo Romano, Emis Killa e Fred De Palma, Mr.Rain, Nashley, Franco126. “Compagni di viaggio e amici”, spiega la cantautrice. “Accettando di partecipare mi hanno legittimata, non più solo come autrice ma come artista. Vedere entrare in studio Alessandra o Elisa è stato un colpo al cuore. Gli inviti sono avvenuti in maniera spontanea. Per ‘La pioggia prima di cadere’ non potevo non chiamare Mr.Rain”. Elisa partecipa al brano che dà titolo all’album: “Un modello che continua ad avere freschezza nella scrittura, un talento vocale e una performer incredibile. Ed è una persona meravigliosa”. Spiega, Federica, di aver scritto i brani “in maniera molto libera, esplorando territori diversi l’uno dall’altro”.

Un live speciale il 26 novembre a Milano

Ma con ‘Canzoni per gli altri’, il lavoro non si fermerà allo studio: in programma c’è il palco in una data speciale, ‘Canzoni per gli altri Live’, il 26 novembre, a Milano in Santeria Toscana 31. “Se mi avessero chiesto dieci anni fa di cantare una canzone, la risposta sarebbe stata ‘assolutamente no'”, prosegue. “La scrittura è il mio territorio, la mia comfort zone. Ho iniziato a inserirmi nel cantato quando mi hanno chiamata a fare dei feat. Un giorno Marracash mi dice ‘entra in studio e canta questa canzone’. Non lo avevo mai fatto, neanche davanti a mia madre. Dopo ‘In radio’ è arrivata ‘Niente canzoni d’amore’. Poco a poco ho iniziato a conoscere il mio strumento vocale. Da lì ho iniziato a desiderare di cantare”. A Marracash Federica deve tanto: “È l’artista che mi ha insegnato di più, il primo che mi ha fatto capire che ero brava, non solo a scrivere canzoni, ma anche a cantarle. È stato il primo che mi ha portato sul palco. All’inizio è stato uno shock. Da camera mia mi sono ritrovata davanti a migliaia di persone”.

Il segreto di un’autrice di successo

Tornando al lavoro di autrice, qual è il segreto per sfornare così tante hit di successo, da ‘Roma-Bangkok’ a ‘Moscow Mule’, da ‘Tropicana’ a ‘Supereroi’? “Scrivo di getto, sono istintiva“, dice. “La creatività è come un muscolo, si allena nel tempo. L’ispirazione mi coglie sul lavoro, vado in studio e inizio a scrivere. Lavoro sempre in team, è la cosa migliore, anche perché scrivo 50-60 canzoni l’anno. Scambiare idee con gli altri è essenziale”. Come si passa dal tormentone estivo alle atmosfere più intimiste? “Sono poliedrica, non mi fermo al mio campo di gioco, voglio sempre imparare. Ci sono momenti dove per me la musica è divertimento e svago. E altri momenti più riflessivi. Mi diverto a scrivere delle canzoni più leggere. Sono brani, comunque, difficili da scrivere perché dire una cosa ‘leggera’ in maniera intelligente è una sfida“. Non è solo un fatto di talento: “C’è tanto studio dietro, devi aggiornarti. Sono dieci anni che scrivo canzoni, ho cambiato spesso il mio schema di scrittura. La musica cambia, devi stare attento a quello che accade, portare quello che accade fuori nel tuo ‘mondo’. Non è obbligatorio seguire le mode ma è essenziale ‘rinfrescarsi'”. Lo show di Milano, prosegue l’artista, “è una prima importante, voglio viverla come una festa. Ci saranno tanti ospiti. Questi brani dal vivo hanno una dimensione importante”. E a proposito di palchi, il pensiero va a quello più importante di tutti: Sanremo, già vissuto da Federica nella gara Giovani. “Mi piacerebbe tantissimo. Spero di avere l’opportunità, non solo in quanto autrice per qualcun altro. Vorrei esserci come Federica Abbate. Una cantautrice che canta le sue canzoni”. 

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