La cantautrice tornerà da protagonista sul palco di Melpignano il 26 agosto. Emiliano: "Persona di straordinaria qualità"

Sarà Fiorella Mannoia la maestra concertatrice della 26esima edizione del Concertone de La Notte della Taranta, una delle più significative manifestazioni sulla cultura popolare in Europa, in programma il 26 agosto a Melpignano (Lecce). Lo hanno annunciato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e il presidente della Fondazione Notte della Taranta, Massimo Manera, nella conferenza stampa a Bari, a cui hanno partecipato la consigliera delegata alla cultura, Grazia Di Bari, il direttore del dipartimento cultura della Regione Puglia, Aldo Patruno, e la sindaca di Melpignano, Valentina Avantaggiato.

Emiliano: “Persona di straordinaria qualità”

“È una persona di straordinaria qualità che ha interpretato il suo ruolo con libertà, indipendenza, senza mai rassegnarsi ai luoghi comuni dello star system”, ha detto Emiliano. “È una personalità che si adatta molto alla nostra Notte della Taranta, luogo di libertà, identità, appunto, ma anche indipendenza dai luoghi comuni e dalle banalità”, ha aggiunto. “Io sono molto felice e confesso che è una delle artiste preferite anche da me. La sua presenza è stata nascosta anche a me fino all’ultimo e questo ha creato piacevolmente l’effetto sorpresa”, ha rivelato Emiliano. “La signora Mannoia ha cantato alcune delle canzoni più belle dedicate alle donne: gli uomini dovrebbero abbassare lo sguardo di fronte a questa grande umanità al femminile”, ha detto ancora.

Sulla Notte della Taranta, il presidente ha tenuto a precisare che è “prima di tutto un grande appuntamento a livello culturale e musicale, poi indirettamente, come ogni evento culturale di grande respiro, ha anche un effetto turistico molto positivo. I due elementi si tengono sempre insieme, quello del turismo e della cultura.

Alla domanda su quale fosse la canzone preferita della Mannoia, il presidente ha risposto: “Quella che fa sentire in imbarazzo gli uomini di fronte ai loro stessi errori e che recita ‘le donne dicono sempre un altro sì'”.

Mannoia: “Mi piacerebbe Notte della Taranta al femminile”

“Sono salita la prima volta nel 2016 invitata da Carmen Consoli e cantavo la Cardilledda e Lu Zinzale. È un onore e un privilegio essere stata chiamata come maestra concertatrice. Mi piacerebbe fare una Notte della Taranta al femminile, sottolineare le storie di donne”. Così Fiorella Mannoia, maestra concertatrice della 26edizione della Notte della Taranta.

“Le donne della tradizione popolare sono cantate in canti apparentemente leggeri ma che nascondevano dietro le parole grandi significati, e sulle quali ci vorremo intrattenere, storie di lavoro, di abuso, di sfruttamento. Abbiamo il dovere di preservare questa storia, perché se non sappiamo da dove veniamo non sappiamo neanche dove andiamo”, ha detto.

“È la cultura che unisce i popoli, che ci fa riconoscere l’un l’altro, senza questo scambio culturale di cui si è nutrito il nostro Paese che è un meticciato. Noi risentiamo dell’influenza araba, spagnola, greca, noi siamo un meticciato, questo dobbiamo sottolineare, questo sarà il mio obiettivo, dando spazio alla parte percussiva, senza la quale non sarebbe Taranta”, ha aggiunto. “Penso che le percussioni siano l’anello che ha unito tutte le culture e allora speriamo di lavorare insieme a Carlo Di Francesco e Clemente Ferrari sotto questo profilo”, ha detto ancora.

“Io sceglierò le canzoni che richiamano come protagoniste le donne, ma non solo, le sceglieremo insieme all’orchestra popolare, che ho conosciuto nel 2016 e ne ho constatato la bravura, la serietà e la competenza. L’aspettativa è grande e noi ce la metteremo tutta per fare del nostro meglio. Sono molto emozionata e gratificata da questo incarico, spero di essere all’altezza della situazione perché la Notte della Taranta è una cosa grande”, ha concluso.

 

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