L'evento, in programma a piazza Duomo il 28 giugno, sarà gratuito e collegato a un numero di telefono con il quale tutti potranno donare due euro per l'assistenza a bambini con lesioni e patologie neurologiche

Abbracci, sorrisi e l’armonia ritrovata dopo quattro anni di silenzio tra loro: così si sono presentati a Milano Fedez e J-Ax, per annunciare un grande concerto benefico, ‘Love Mi’, in cui saranno affiancati sul palco da tanti altri artisti. L’evento, in programma a piazza Duomo il 28 giugno, sarà gratuito e collegato a un numero di telefono con il quale tutti potranno donare due euro che, attraverso la Fondazione di Fedez, saranno destinati alla Fondazione Tog – Together to go, che da dieci anni nel capoluogo lombardo si occupa dell’assistenza a bambini con lesioni e patologie neurologiche. Il numero sarà attivo dal 5 giugno, e il concerto sarà trasmesso in diretta integralmente su Italia 1, per raggiungere quanti più donatori possibile. Oltre ai due protagonisti vedrà alternarsi sul palco Tananai, Rhove, Paky, Dargen D’Amico, Shiva, Ghali, Ariete, Myss Keta, Nitro, Mara Sattei, Miles, Tedua, Rose Villain, Rosa Chemical, Beba, Cara, Frada, Mydrama e altri ospiti speciali che saranno rivelati in seguito. “Sarà un ritorno in piazza per la grande musica dal vivo – sottolinea l’assessore alla Cultura di Milano, Tommaso Sacchi – e la musica è la chiave per attivare processi così generosi. Nel codice genetico di Milano c’è una grande generosità”.Un evento che Fedez ha fortemente voluto, nonostante lo stop al progetto dovuto alla malattia, e che J-Ax ha subito sposato: “La mia reunion con Fede non dipende dal concerto, non è neanche dipesa dalla sua malattia, perché ci eravamo sentiti prima che gli venisse diagnosticata. Appena ci siamo chiariti lui mi ha parlato dell’attività dell’associazione, che già conoscevo grazie alla Pina”. E Fedez rivela: “Ci siamo sentiti al telefono per sei ore, ci siamo detti tutto quello che dovevamo dirci. Non c’era una ragione, c’erano una serie di motivazioni in anni di grande frenesia. Ora era il momento giusto per riavvicinarci. Quando mi è stato trovato il tumore, subito dopo avevo appuntamento con lui, è stato tra i primi a saperlo”. “Mi ritengo fortunato – aggiunge l’artista – perché è arrivato l’esame istologico e non ha preso i linfonodi. Al 90% va tutto bene, devo solo recuperare, perché mi sono stati rimossi duodeno, cistifellea, pancreas e un pezzo di intestino. È un tumore molto raro, che colpisce forse una persona su un milione. È il tumore di Steve Jobs, per intenderci”. Così il 28 giugno torneranno insieme su un palco, sottolinea J-Ax, “lui dopo l’operazione, io dopo tre anni che non suono, credo che in questo momento faremo un’esibizione pazzesca ricordando perché abbiamo fatto la storia della musica italiana”, dice scherzando. Non faranno una nuova canzone insieme: “Ognuno porta i suoi rispettivi singoli estivi, ovviamente celebreremo Comunisti col Rolex”, conclude J-Ax.Al centro di tutto, la volontà di aiutare la Fondazione Tog, che sta costruendo un centro nuovo a Milano per ospitare i bambini che assiste, al momento 114. “Tog – sottolinea Fedez – è un centro riabilitativo per bambini con problematiche neurologiche complesse, ed è un’attività che è un fiore all’occhiello non solo per l’Italia, ma per tutta l’Europa. Non c’è una cura per i bambini che loro aiutano”. Antonia Madella Noja, segretario generale della Fondazione, racconta: “Abbiamo creato dieci anni fa un centro per questi bambini affetti da patologie neurologiche, lesioni neonatali o cause genetiche che causano gravi difficoltà a questi bambini. Non ci sono cure, solo la riabilitazione. Oggi nel nostro centro eroghiamo gratuitamente a 114 bambini terapie di altissimo livello. Il Comune metteva a bando luoghi abbandonati da ristrutturare, e abbiamo partecipato a quello per le antiche docce pubbliche che si trovavano all’incrocio tra viale Jenner e via Livigno. Ora è stato già tutto demolito e il 13 giugno comincerà la costruzione, che durerà un anno e mezzo. Sarà un’eccellenza per Milano”. Ma mancano fondi, quantificati tra un milione e, vista la salita dei prezzi a causa della guerra, due milioni di euro. “Il nostro obiettivo sarebbe raccoglierli tutti con questo concerto – conclude Fedez – ma in ogni caso tutto quello che riusciremo a ottenere sarà importante”

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