Il Ministro: "Però si è strumentalizzato il Ministero parlando di islamofobia"

Si torna ancora sul caso della scuola di Pioltello che chiude per il Ramadan. “Non posso accettare che qualcuno insulti o minacci un preside o un insegnante. Ho già detto chiaro che è sintomo di inciviltà aggredire una persona per le sue scelte e per le sue opinioni. Dunque al preside della scuola Iqbal Masih e ai suoi docenti va la mia solidarietà” ha detto Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito. “Detto questo – ha aggiunto – vi è anche chi ha cercato di strumentalizzare l’operato degli uffici del Ministero in modo scomposto e indegno. Si è arrivati a parlare di razzismo e di islamofobia. Parole gravi e irresponsabili, soprattutto in un periodo gravido di tensioni”. “L’operato di tutto il Ministero – prosegue Valditara – si è attenuto alla ferma intenzione di far rispettare le regole. Qualsiasi società democratica vive nel rispetto delle regole”.

“A seguito di una accurata verifica disposta dall’Ufficio scolastico regionale lombardo sono emerse talune irregolarità: il provvedimento che ha deliberato la sospensione della attività didattica per il 10 di aprile – ha sotolineato – non è stato motivato e introduce una deroga ulteriore al calendario rispetto a quanto previsto dalla Regione Lombardia che prevede un numero massimo di 3 giorni di sospensione della attività didattica a disposizione delle scuole. Qualsiasi deroga deve inoltre rispondere ad esigenze del Piano della offerta formativa e non può essere finalizzata in qualche modo a riconoscere nuove festività, compito che non spetta alla autonomia di una scuola. La vera inclusione negli istituti ad alta presenza di studenti stranieri – conclude – si realizza con nuove forme di potenziamento della didattica e con più adeguati criteri di formazione delle classi”. 

Docenti: “Ci sentiamo calpestati, offesi e maltrattati”

“Come lavoratori della Scuola ci sentiamo offesi e maltrattati, in questi giorni siamo calpestati nei valori e nella dignità. ‘Chi aggredisce un dipendente di una scuola aggredisce lo Stato’ ha dichiarato il Ministro Valditara poco tempo fa, ma da giorni ci sentiamo aggrediti e non tutelati dall’ondata di odio generata su stampa e social anche da parte di esponenti politici”. È quanto si legge in una lettera riportate online ‘Primalamartesana’. “Come docenti dell’Istituto Comprensivo Iqbal Masih di Pioltello vogliamo esprimere la nostra indignazione per la strumentalizzazione di una scelta legittima, condivisibile o meno, votata all’unanimità dei docenti presenti nel maggio 2023 e accolta all’unanimità dal Consiglio di Istituto. La scelta della Scuola nasce dall’analisi e dalla valutazione del contesto territoriale, sociale e culturale in cui è inserita, in periferia di Milano, con un’utenza multiculturale con predominanza araba e pakistana. Ci teniamo a sottolineare con forza che la nostra non è una scelta politica e prendiamo le distanze da ogni strumentalizzazione. Siamo un Collegio formato da quasi 200 docenti, con idee ed orientamenti politici ovviamente molto diversificati, che ha operato una scelta didattica che va rispettata”, si legge ancora nella lettera.

I docenti spiegano che la chiusura è stata decisa per una scelta didattica, non politica e men che meno religiosa perché “riteniamo che fare lezione con metà degli alunni in classe NON sia fare lezione, che le attività proposte andrebbero comunque riprese e che sia necessario sospendere le attività didattiche nel giorno in cui quasi metà della scuola è assente”.”Non meritiamo questo trattamento, non abbiamo proposto al Consiglio di Istituto un giorno di vacanza aggiuntiva per riposarci meglio, chiediamo dunque RISPETTO. Chiediamo che si abbassino i toni, che si possa lavorare serenamente e che non sia necessario fuggire o districarsi tra telecamere e microfoni a caccia di qualche commento che faccia notizia. Lasciateci ‘fare scuola’!”, concludono.

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