Le onde anomale potrebbero essere state causate da frane sottomarine seguite all'eruzione di Anak Krakatau, un'isola vulcanica formatasi negli anni dal vicino vulcano Krakatoa. "Mancano decine di persone". Un muro d'acqua travolge band e spettatori durante un concerto

Sale ad almeno 222 morti, oltre 800 feriti e 28 dispersi il bilancio dello tsunami che ha colpito senza preavviso le famose spiagge dello stretto di Sunda in Indonesia. Con un muro d’acqua di circa 20 metri, lo tsunami, che ha colpito la costa meridionale di Sumatra e la punta occidentale di Giava, ha danneggiando centinaia di costruzioni tra cui diversi alberghi. Secondo l’Agenzia di meteorologia e geofisica indonesiana le onde anomale potrebbero essere state causate da frane sottomarine seguite a un’eruzione di Anak Krakatau, un’isola vulcanica formatasi nel corso degli anni dal vicino vulcano Krakatoa. Le squadre di ricerca e soccorso stanno lavorando a pieno ritmo per rimuovere le macerie in cerca di sopravvissuti. Per Sutopo Purwo Nugroho, portavoce dell’agenzia nazionale per la gestione delle catastrofi, il numero delle vittime “potrebbe aumentare ulteriormente”.

Lo tsunami ha fatto strage anche tra gli impiegati della compagnia statale Pln, riuniti per celebrare la fine dell’anno. Un video drammatico pubblicato sui social media mostra come un muro muro d’acqua si sia improvvisamente schiantato in un concerto all’aperto del gruppo pop Seventeen, investendo in pieno i membri della band che erano sul palco e il pubblico. Il bassista è rimasto ucciso insieme al manager, altri 4 componenti del gruppo risultano tra i dispersi. All’evento partecipavano almeno 260 persone: i morti accertati sinora sono 14, almeno 89 i dispersi. “L’acqua ha spazzato via il palco, che era molto vicino al mare”, afferma la band in un comunicato citato da Cnn Indonesia. “Abbiamo perso i nostri cari, incluso il bassista e il manager, gli altri sono dispersi”.

Secondo l’agenzia geologica dell’Indonesia, il vulcano Anak Krakatoa da giorni mostrava segni di intensa attività, proiettando in aria pennacchi di fumo e cenere alti migliaia di metri. L’Indonesia, una delle nazioni più colpite dai disastri naturali, si trova a cavallo del cosiddetto “Anello del Fuoco” del Pacifico, dove si scontrano le placche tettoniche e si verifica una grande parte delle eruzioni vulcaniche e dei terremoti del mondo. Più recentemente nella città di Palu sull’isola di Sulawesi un terremoto e uno tsunami hanno ucciso a settembre migliaia di persone. Il 26 dicembre 2004 uno tsunami innescato da un terremoto di magnitudo 9.3 al largo delle coste di Sumatra, nell’Indonesia occidentale, ha provocato la morte di 220.000 persone nei paesi dell’Oceano Indiano, tra cui 168.000 in Indonesia.

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