Il premier nel suo discorso alla nazione ha detto che sta prendendo "tempo per il dialogo"

Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha confermato che sarà rinviato il voto in Parlamento sulla controversa riforma della giustizia che ha scatenato la più grande tornata di proteste nel Paese da decenni. “Sono responsabile di fronte alla nazione, per questo ho deciso di posporre la seconda e la terza tornata di voti alla Knesset” sulla riforma della giustizia alla prossima sessione parlamentare, “in modo che il dibattito possa essere più articolato” e “in modo che le parti contrapposte possano confrontarsi”, “sto prendendo tempo per il dialogo“, ha detto Netanyahu nell’atteso discorso alla nazione. 

“Rinvio per evitare una guerra civile”

Quando c’è l’opportunità di evitare la guerra civile attraverso il dialogo, io, come primo ministro, prendo una pausa per il dialogo“. Lo ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, nel discorso alla nazione in cui ha confermato il congelamento della riforma della giustizia fino alla prossima sessione parlamentare, dopo la Pasqua ebraica. Con un tono più conciliante, poi, Netanyahu ha ribadito di essere determinato ad approvare la riforma giudiziaria, ma ha chiesto “un tentativo per raggiungere un ampio consenso“.

Sindacato annuncia revoca sciopero generale

Subito dopo il discorso del premier israeliano Benjamin Netanyahu, che ha confermato il congelamento della riforma della giustizia fino alla prossima sessione parlamentare, il capo del più grande sindacato del Paese, lo Histadrut, ha dichiarato che revocherà lo sciopero generale che minacciava di bloccare l’economia israeliana.

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