Migliaia di infermieri e personale delle ambulanze in agitazione

Decine di migliaia di infermieri e personale delle ambulanze nel Regno Unito hanno dato vita a quello che i sindacati hanno definito il più grande sciopero nella storia del sistema sanitario pubblico del paese Lo sciopero è l’ultimo di un’ondata che ha sconvolto la vita dei britannici per mesi, poiché i lavoratori, soprattutto nel settore pubblico, chiedono aumenti salariali per tenere il passo con l’inflazione a due cifre. Anche insegnanti, macchinisti, addetti ai bagagli aeroportuali, personale di frontiera, istruttori di guida, autisti di autobus e impiegati delle poste hanno scioperato negli ultimi mesi per chiedere una retribuzione più alta.

Victoria Busk, un’assistente infermieristica tirocinante presso un centro traumatologico a Birmingham, nell’Inghilterra centrale, ha detto che gli ospedali sono a corto di personale. “Abbiamo bisogno che le persone vogliano entrare nella professione – ha dichiarato – l’unico modo per ottenere questo risultato è aumentare i salari”. Lo sciopero aumenta la pressione sul servizio sanitario nazionale finanziato dallo stato, già barcollante sotto la pressione dei virus invernali, della carenza di personale e degli arretrati accumulati durante la pandemia di COVID-19. I sindacati infermieristici affermano che le cure di emergenza e il trattamento del cancro continueranno durante il loro sciopero di 48 ore, ma è probabile che migliaia di appuntamenti e vengano rinviati. Il segretario agli affari Grant Shapps ha affermato che lo sciopero potrebbe mettere a rischio vite umane, lasciando alle persone “una lotteria dei codici postali quando si tratta di avere un infarto o un ictus”.

Sharon Graham, segretaria generale del sindacato ‘Unite’ che rappresenta parte del personale delle ambulanze, ha detto che domenica non ci sono stati “colloqui a nessun livello con il governo” sulla retribuzione e ha esortato il primo ministro Rishi Sunak a “venire al tavolo e negoziare”. Pat Cullen, capo del sindacato del Royal College of Nursing, ha anche affermato che un’offerta di stipendio “significativa” da parte del governo potrebbe portare lo sciopero “a una rapida conclusione“. Il portavoce di Sunak, Max Blain, ha detto che non c’è alcun piano per il primo ministro di essere direttamente coinvolto nei colloqui, ma “vogliamo continuare a discutere su come trovare una strada da percorrere con i sindacati”. I sindacati chiedono un aumento di stipendio per l’anno in corso, ma il governo dice che parlerà solo per ciò che concerne il prossimo. In Scozia e Galles – che hanno governi semiautonomi responsabili della politica sanitaria – invece i sindacati hanno sospeso gli scioperi mentre continuano i negoziati.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata