Corsa contro in tempo per gli abitanti dei villaggi vicini, che cercano di recuperare gli oggetti dalle case e salvare il bestiame

Sull’isola di Giava, in Indonesia, è corsa contro il tempo per gli abitanti di alcuni villaggi dopo l’eruzione del Monte Semeru. La gente sta tentando di recuperare oggetti dalle proprie case e salvare il bestiame, dato che molte abitazioni sono state sepolte dalla cenere, mentre le vie di comunicazione sono state danneggiate. La spessa coltre di cenere e fumo ha oscurato il sole, ma il miglioramento delle condizioni meteorologiche ha consentito ai soccorritori di riprendere gli sforzi di evacuazione e la ricerca di possibili vittime. Il Monte Semeru è il vulcano più alto dell’isola di Giava, la più densamente popolata dell’Indonesia. Le forti piogge monsoniche hanno eroso e fatto crollare il duomo di lava in cima al vulcano di 3.676 metri, provocando una valanga di gas bollente e lava lungo i suoi pendii verso un fiume vicino. Il gas incandescente è precipitato lungo i fianchi della montagna, soffocando interi villaggi e distruggendo un ponte che era stato appena ricostruito dopo la violenta eruzione dell’anno scorso. L’ultima grande eruzione del Monte Semeru, nel dicembre 2021, ha provocato la morte di 51 persone in alcuni villaggi, sepolti da strati di fango. Altre centinaia di persone subirono gravi ustioni. L’eruzione costrinse l’evacuazione di oltre 10.000 persone.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata