Morto l'attentatore, 3 persone arrestate. Ferito ma non in pericolo di vita il conducente
L’esplosione in un taxi fuori da un ospedale di Liverpool, che ha ucciso domenica sera un uomo e ne ha ferito un altro, viene trattata come un atto terroristico. Lo ha dichiarato Russ Jackson, il capo della polizia antiterrorismo nel Nord-ovest dell’Inghilterra. Lo scoppio avvenuto davanti al Liverpool Women’s Hospital è stato provocato da un ordigno improvvisato, che è stato portato a bordo del veicolo dal passeggero del taxi, che è rimasto ucciso.
“Le indagini continueranno ora per cercare di capire come è stato costruito il dispositivo, la motivazione dell’incidente e per capire se qualcun altro è stato coinvolto”, hanno aggiunto gli investigatori i quali hanno confermato l’arresto di 3 uomini, di 29, 26 e 21 anni, accusati di violazione della legge britannica sul terrorismo (Terrorism Act).
Il movente ancora sconosciuto
Il movente dell’attacco non è ancora chiaro, ma l’esplosione è stata causata “dall’accensione di un ordigno esplosivo” che è stato portato a bordo del taxi da un passeggero. Dopo i tre uomini arrestati ieri, un quarto è stato posto oggi in custodia cautelare. Il passeggero è stato prelevato dal taxi a 10 minuti di auto dall’ospedale, dove ha chiesto di essere portato. L’autista è riuscito a fuggire dall’auto durante l’esplosione, è stato curato in ospedale e dimesso.
Regno Unito: innalzata allerta terrorismo
Il Regno Unito ha innalzato il livello di allerta per minaccia terroristica in seguito all’attacco che ha portato all’esplosione di un taxi davanti a un ospedale di Liverpool.
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