Il ricercatore dell'università di Bologna resta in carcere. Amnesty International: "Immagine terrificante"

(LaPresse) Subito aggiornata al 28 settembre la prima udienza del processo nei confronti di Patrick Zaki, al via oggi in Egitto. Il ricercatore dell’università di Bologna è comparso in aula con le manette nel tribunale di al Mansoura: “Un’immagine terrificante, perché le manette ai polsi di un uomo innocente e provato da 19 mesi di detenzione preventiva fanno impressione”, ha dichiarato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia

“La speranza è che gli vengano tolte al più, presto, definitivamente, e che questo incubo abbia fine”, ha aggiunto l’attivista per i diritti umani a capo della ong che da oltre un anno e mezzo si batte per ottenere la liberazione del 30enne, arrestato all’aeroporto de Il Cairo nel febbraio 2020, al suo arrivo da Bologna, dove viveva e studiava.  

Bologna si mobilita, stasera un flash mob per Zaki

Bolgona, progetto “Patrick Patrimonio dell’Umanità”
Bologna, progetto “Patrick Patrimonio dell’Umanità”

Stasera è in programma un flash mob a Bologna per tornare a chiedere la liberazione di Zaki. “E’ importante che Bologna tenga la fila della mobilitazione. E’ bellissimo che questa sera ci sia una reazione, come accaduto già lo scorso 8 febbraio 2020, a sole 24 ore dall’arresto. Si chiude un circolo di mobilitazione, e speriamo che poi veramente non ce ne sia più bisogno”, ha commentato Riccardo Noury. 

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