Londra (Regno Unito), 1 lug. (LaPresse) – La decisione della Corte europea dei diritti dell’uomo, che ha dichiarato legittimo il divieto di indossare il velo integrale in Francia, è profondamente dannosa e punisce le donne che esprimono le proprie convinzioni. Questa la condanna di Amnesty International, secondo cui il verdetto rappresenta un colpo per il diritto alla libertà di espressione e religiosa, e manda il messaggio che le donne non sono libere di esprimere le proprie opinioni religiose in pubblico. “La Corte ha riconosciuto che gli argomenti basati su sicurezza e pari opportunità erano speciosi, ma ha accettato la tesi secondo cui il fatto di indossare il velo integrale sia contrario alle norme sociali prestabilite, necessarie per ‘vivere insieme'”, ha detto John Dalhuisen, il direttore del programma di Amnesty per l’Europa e l’Asia centrale. “Questo ragionamento – ha dichiarato – dovrebbe risultare profondamente inquietante per tutti coloro che apprezzano la liberà di espressione”.
“Anche se alcune restrizioni delle libertà di espressione e religione possono essere giustificate in contesti specifici – sottolinea l’ong – crediamo che le restrizioni generali imposte dal Parlamento francese non siano né proporzionali né necessarie”. “Come la Corte europea dei diritti dell’uomo ha ribadito più volte – ha affermato Dalhuisen – il disagio e lo shock sono il prezzo che le società democratiche devono pagare per rendere possibile ‘il vivere insieme’. La verità è che costringendo le persone a ‘vivere insieme’, questa sentenza finirà per costringere una piccola minoranza a vivere separatamente, visto che in effetti obbliga le donne a scegliere tra l’espressione delle loro convinzioni religiose e la presenza in pubblico”.
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