Gerusalemme, 30 giu. (LaPresse/AP) – I negozi di Tel Aviv non potranno più essere aperti durante la festa del riposo dello Shabbat, osservata ogni sabato a partire dal tramonto di venerdì. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno israeliano, Gideon Saar, affermando in un’intervista alla radio dell’esercito che ritirerà alcune ordinanze locali che permettono ai supermercati nella città di restare aperti durante la giornata festiva. Il ministro ha spiegato di voler impedire che interessi commerciali cambino il carattere del tradizionale giorno del riposo. Nella maggior parte delle città israeliane i negozi sono chiusi perché le regole dell’ebraismo vietano di lavorare durante lo Shabbat. Tel Aviv è considerata dagli israeliani una roccaforte della cultura laica e molti liberali hanno criticato la decisione del governo, definendola un altro esempio di coercizione religiosa nei confronti della società laica. La coercizione religiosa, ha commentato l’attrice Gila Almagor alla radio dell’esercito, si sta diffondendo “come il cancro”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata