Beirut (Libano), 8 feb. (LaPresse/AP) – Sono almeno 50 le persone rimaste uccise a Homs, nel centro della Siria, sotto i bombardamenti delle forze di sicurezza. Lo riporta l’Osservatorio siriano per i diritti umani, gruppo di attivisti con sede a Londra, spiegando che i quartieri più colpiti dall’assedio, giunto ormai al quinto giorno consecutivo, sono quelli di Bayadah, Baba Amr, Khaldiyeh and Karm el-Zeytoun. Le truppe fedeli al presidente Bashar Assad, aggiunge l’Osservatorio, stanno colpendo in particolare le abitazioni e 23 case del distretto di Baba Amr hanno riportato gravi danni.

“La situazione è terribile, ci mancano cibo, acqua e aiuti medici. I dottori sono letteralmente svenuti dopo aver curato i feriti per cinque giorni senza fermarsi”, ha raccontato Omar Shaker, attivista residente a Homs. “Vorremmo che Lavrov venisse a passare la notte a Homs per vedere cosa stiamo affrontando”, ha aggiunto, riferendosi al ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, che ieri ha intrattenuto colloqui con Assad a Damasco. L’attivista ha poi spinto la comunità internazionale a istituire un passaggio sicuro per permettere a donne e bambini di lasciare l’area. Il direttore dell’Osservatorio, Rami Abdul-Rahman, ha dichiarato che il regime “sta tentando di spossare i ribelli in preparazione delle incursioni nei quartieri di Homs”.

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