Gerusalemme, 16 ott. (LaPresse/AP) – Alcuni familiari di israeliani uccisi in attacchi organizzati da palestinesi hanno presentato un ricorso in tribunale contro l’accordo tra il governo dello Stato ebraico e Hamas, che prevede la liberazione del soldato Gilad Shalit e il rilascio di 1.027 palestinesi detenuti in carceri israeliane. L’accordo ha suscitato polemiche e dibattiti in Israele. Secondo Ron Kehrmann, la cui figlia Tal fu uccisa in un attentato nel 2003, lo scambio di prigionieri potrebbe portare alla morte di altri cittadini israeliani. I tre militanti palestinesi coinvolti nell’attacco in cui morì la figlia di Kehrmann saranno liberati. Yosefa Goldstein, che perse la figlia Sari in un attentato nel 2002, sostiene l’accordo perché vuole vedere Shalit, detenuto nella Striscia di Gaza dal 2006, tornare dalla sua famiglia.

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