Per l'Ue rapporto scenderà al 137,3% nel 2024, ma risalirà nel 2025. Gentiloni: "Nostre previsioni su deficit non comparabili con Def"

L’Unione Europea ha rilasciato oggi le sue previsioni aggiornate per quanto riguarda il debito e il rapporto deficit/Pil degli Stati membri. Per quanto riguarda l’Italia, il debito scenderà al 137,3% nel 2024, risalendo però nel 2025, anche a causa delle spese da sostenere per i bonus edilizi. Il deficit invece è stimato in calo al 4,4% nel 2024, per poi risalire al 4,7% l’anno successivo. Per il Commissario all’Economia Paolo Gentiloni “le stime della Ue non sono comparabili con il Def” presentato dal governo italiano, mentre per il Ministro dell’Economia italiano Giancarlo Giorgetti va tenuto in conto che la previsioni di Bruxelles non considerano le misure recentemente varate dall’esecutivo di Roma in tema Superbonus.

Stime Ue: “Debito giù al 137,3% nel 2024, ma risale nel 2025: pesa Superbonus”

Il rapporto debito/Pil è sceso di 3,2 punti percentuali al 137,3% nel 2023, mentre è dato al 138,6 per quest’anno. Risale invece al 141,7 nel 2025. E’ quanto emerge dalle previsioni economiche di primavera pubblicate oggi dalla Commissione europea.

Per quest’anno l’elevato disavanzo primario è stato compensato sia da un differenziale favorevole tra crescita degli interessi sia da un aggiustamento stock-flussi in riduzione del debito – scrive l’Esecutivo Ue -. In futuro, si prevede che l’aggiustamento stock-flussi svolgerà un ruolo importante nell’evoluzione del debito, poiché i crediti d’imposta per la ristrutturazione delle abitazioni, che erano già stati registrati secondo il principio della competenza nel disavanzo, inizieranno a riflettersi pienamente nel flusso di cassa. Insieme a un differenziale di tasso di interesse-crescita meno favorevole, ciò dovrebbe portare a un aumento del rapporto debito/Pil al 141,7% del Pil entro il 2025.

Un disavanzo primario, sebbene più contenuto, è destinato a continuare a pesare sull’andamento del debito nel corso dell’orizzonte di previsione.Il dato del rapporto debito/Pil italiano è secondo solo alla Grecia, che nel 2025 è previsto al 149,3%, una cifra che riduce la distanza da quella non molto distante da quella di Roma.Nelle previsioni autunnali, presentate il 15 novembre scorso, il rapporto debito/Pil era dato al 139,8 per il 2023, al 140,6 per il 2024 e al 140,9 per il 2025.

Stime Ue: “Deficit Italia giù al 4,4% nel 2024, risale al 4,7% nel 2025”

Nel 2023 il disavanzo pubblico italiano è sceso al 7,4% del Pil, dall’8,6% nel 2022. Si prevede che il disavanzo scenderà al 4,4% del Pil nel 2024 per poi risalire al 4,7 nel 2025. E’ quanto emerge dalle previsioni economiche di primavera pubblicate oggi dalla Commissione europea. La discesa nel 2023 è stato sostenuta da una diminuzione del disavanzo primario – anche grazie alla riduzione del costo di bilancio delle misure volte ad attenuare l’impatto dei prezzi elevati dell’energia (-1,4 punti percentuali del PIL all’1,0% del Pil) – e la spesa per interessi, a causa del minore impatto dei titoli indicizzati all’inflazione.

Le imposte correnti sono aumentate più del Pil nominale, trainate principalmente dalle imposte sul reddito e dal ritorno ai livelli ordinari di tassazione su combustibili ed elettricità. La crescita della spesa primaria è stata stimolata dalla parziale indicizzazione delle prestazioni sociali all’inflazione del 2022, da un forte aumento degli investimenti pubblici – finanziati da fondi UE e nazionali – e dall’aumento dei sussidi agli investimenti, poiché i crediti d’imposta sull’edilizia abitativa sono stati registrati in questa voce di spesa.

Ue, Gentiloni: “Nostre stime deficit non comparabili con Def”

“Nelle nostre valutazioni ci sono differenze con quelle del governo italiano sia sul deficit che sul debito. Le differenze sul deficit riguardano al momento delle proiezioni che non sono strettamente comparabili perché il programma di stabilità presentato dall’Italia non conteneva obiettivi di bilancio per il 2025 e per gli anni successivi; quindi, una comparazione più seria e realistica potrà essere fatta nei prossimi mesi”. Lo ha detto il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, nella conferenza stampa di presentazione delle previsioni economiche di primavera.

Giorgetti: “Previsioni in linea con le nostre”

“Le previsioni della commissione sono in linea con le nostre”. Così il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti.

Giorgetti: “Ue su debito/Pil non considera stop Superbonus”

“Sul debito, purtroppo, gravano per cassa negli anni prossimi gli effetti negativi del Superbonus. D’altra parte i dati europei sul rapporto debito/PIL non incorporano gli effetti dei recentissimi provvedimenti che avranno effetti positivi sui conti”, ha affermato inoltre Giorgetti.

 

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