Nella capitale britannica la sesta edizione dell'evento per un'analisi delle strategie

Sono 31 le società italiane quotate per una capitalizzazione complessiva di oltre 25 miliardi di euro che  per tre giorni – dal 15 al 18 aprile – si sono alternate in incontri con gli investitori nell’ambito della Investor Conference “Mid & Small – London 2024” organizzata da Virgilio ir, con la sponsorizzazione di Mediobanca, il supporto di Borsa Italiana e la collaborazione di Barabino & Partners.

Giunto alla sua sesta edizione londinese, l’evento si conferma come un appuntamento atteso sia dal mercato, che si avvale di un momento di analisi mid-season circa le strategie delle società, sia dagli emittenti, che hanno l’opportunità di incontrare di persona i propri investitori e trovarne di nuovi.

“Anche quest’anno l’accoglienza ricevuta da questa conference è stata di grande soddisfazione – dice l’ad Virgilio Ir Pietro Barbi –  Ad alcuni emittenti che ormai ci scelgono da svariate edizioni, se ne sono aggiunti di nuovi. Questo ci permette di dare continuità di relazione alle società, ma al contempo di portare nuove realtà al confronto con la comunità finanziaria internazionale”.

L’evento, spiega ancora Barbi, può ormai contare su uno zoccolo duro di investitori UK e internazionali che sanno di incontrare alla Mid&Small Conference una selezione di aziende che rappresentano l’eccellenza dell’economia italiana”. Quest’anno c’è una peculiare selettività, cioè “i gestori hanno richiesto prevalentemente incontri mirati e sono apparsi meno interessati a fare discovery meeting, credo che in parte sia l’effetto della generale incertezza macroeconomica che suggerisce maggiore prudenza e presidio degli investimenti esistenti”

Dopo sei edizioni “è ormai comprovato che il mercato UK sta cambiando pelle, abbiamo registrato e partecipato a questo cambiamento, tanto che già da qualche anno abbiamo aumentato la presenza di case di investimento che vengono da fuori del continente europeo. Da qui a qualche anno Londra ospiterà soggetti sempre più mondiali e noi abbiamo l’obiettivo di andare a intercettare nuovi investitori indiani, cinesi, coreani oltre ad aumentare la quota di quelli americani”.

Il 2023, evidenzia Christopher Seidenfaden, Director di Mediobanca, “si è chiuso per il comparto delle Mid Cap italiane quotate con la conferma di un rallentamento della crescita dei fatturati per via organica, anche se si è registrata una buona tenuta della marginalità, in particolare per il settore manufatturiero dove ha pesato anche la progressiva normalizzazione dei costi energetici”. Questo, continua Seidenfaden, “è un momento di particolare difficoltà per il comparto a livello europeo e per quasi tutti i settori. Per quanto riguarda l’Italia, lo scorso anno le mid cap di Piazza Affari hanno sottoperformato rispetto alle blue chip, complice anche la maturazione dei benefici fiscali dei Pir che si sono rivelati una modalità importante per investire sul mercato italiano e che oggi sono oggetto di correnti di riscatti che non accennano a fermarsi”. In generale, le medie imprese quotate sono considerate un asset class a cui è associato un rischio superiore e gli investitori si aspettano upside di almeno il 30-40% in un’ottica di medio termine (12-24 mesi) per investire. In alcuni casi questo spazio di crescita c’è e occasioni come questa conference mirano proprio a dimostrarlo”.

Guardando al futuro, “è emerso un generale appiattimento della crescita a livello di ricavi per il 2024 dovuta a una partenza più debole del primo trimestre dell’anno, anche se parzialmente compensata da un’accelerazione nel secondo semestre – dice il director Mediobanca –  Naturalmente ci aspettiamo andamenti differenti tra i vari settori, da quelli che risentono di un effetto trascinamento rispetto alle fasi del ciclo economico, alle società tech e operanti nella transizione digitale che restano sicuramente supportate dalla prevedibile crescita dei settori AI, IoT, Data e Cybersecurity”.

Le preoccupazioni degli investitori sono abbastanza generalizzate: “il mondo è cambiato negli ultimi anni, si sta muovendo verso una suddivisione crescente per regioni, per esempio Europa & Americas, a cui si aggiungono le riflessioni ad hoc sulla Cina. Abbiamo inoltre riscontrato un interesse per l’India come economia emergente, in contrasto con la Russia, ovviamente considerata off-limits. Gli investitori cercano di capire quali siano le nuove leve di crescita in questo contesto macro e come le diverse aziende stiano affrontando le complicazioni emerse”, dice Seidenfaden. L’Italia “non è più vista come un paese a rischio. E questo favorisce l’attenzione verso le aziende del Paese. E l’Italia – in questo è molto apprezzata – ha molte aziende che leader a livello globale in vari segmenti industriali, anche di nicchia. E’ il caso di alcune aziende che quest’anno abbiamo ospitato per la prima volta, come Danieli & C, Ariston Group ed EuroGroup Laminations, che si è quotata poco più di un anno fa o di altre, veterane del nostro evento, come Piovan, Lu-Ve, Arnoldo Mondadori e Fiera Milano”.

Alla Mid & Small | London 2024, hanno aderito le società: Acea, Ala, Anima Holding, Antares Vision, Aquafil, Ariston Holding, Arnoldo Mondadori, B&C Speakers, Cembre, Comer Industries, Credem, Cy4gate, Cyberoo, Danieli, DoValue, Eurogroup Laminations, Fiera Milano, Generalfinance, GPI, Gruppo Mutuionline, Illimity Bank, Italian Design Brands, Italmobiliare, Lu-Ve, Piovan, Powersoft, Sanlorenzo, Unidata, Unieuro, Valsoia e Zignago Vetro.

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