Tod's spicca il volo (+18,37%) dopo il lancio dell'Opa da parte dei Della Valle e del fondo L Catterton

Due pezzi da 90 del capitalismo familiare italiano. Due aziende, una dell’industria petrolifera e una del mondo del lusso, due famiglie. E una direzione in comune: l’addio a Piazza Affari. Saras, big della raffinazione petrolifera in mano alla famiglia Moratti, e Tod’s, gruppo marchigiano specializzato nelle calzature, abbigliamento e accessori di lusso con i marchi Tod’s, Hogan, Fay e Roger Vivier guidato dalla famiglia Della Valle hanno fatto annunci, in entrambi i casi, di un’Opa (un’Offerta pubblica di acquisto) e poi del delisting da Borsa Italiana.

Tod’s spicca il volo, Saras scivola

Due destini diversi lunedì in chiusura di Borsa, con Milano che ha terminato gli scambi in rialzo dello 0,97%. Tod’s ha spiccato il volo con +18,37% a 43,04 euro, allineandosi alla offerta cash lanciata dai Della Valle e dal fondo da 43 euro per azione. Dal canto suo Saras è scivolata giù del 3,73% a 1,728 euro, dopo avere corso parecchio nelle ultime sedute in scia alle indiscrezioni di una imminente offerta. Si avvicina così al prezzo offerto da Vitol per la quota della famiglia Moratti a testimonianza della fiducia dei mercati sul fatto che l’operazione possa superare l’esame del golden power verso il lancio di un’offerta pubblica di acquisto.

L’Opa su Tod’s

È stato nel fine settimana che Tod’s aveva annunciato le nuove mosse di Diego Della Valle e Andrea Della Valle che insieme al fondo di private equity L Catterton hanno lanciato una nuova Opa totalitaria per lasciare Piazza Affari. Post annuncio dell’operazione, sono arrivate delle precisazioni da L Catterton. “Crown Bidco, società interamente controllata da un fondo privato gestito da una società affiliata di L Catterton Management Limited, – chiarisce – è l’unico ‘offerente’, viene riferito, e, in quanto tale, l’unico soggetto che acquisterà e pagherà le azioni portate in adesione nel contesto dell’offerta, attraverso conferimenti di capitale nell’offerente che saranno effettuati dai fondi L Catterton”. Inoltre – viene precisato – Della Valle aderirà all’offerta con una quota delle proprie azioni, rappresentanti il 10,45% del capitale sociale di Tod’s, e non conferirà le restanti azioni; mantenendo quindi il controllo esclusivo su Tod’s, mentre Delphine, una controllata di Lvmh e azionista di minoranza, manterrà la partecipazione esistente. Inoltre, “contrariamente a quanto riportato dalla stampa, L Catterton non è controllata da Lvmh, che è titolare solo di una percentuale di minoranza degli investimenti in L Catterton”.

Saras, la cessione delle quote dai Moratti a Vitol

Sul fronte Saras, dopo i rumors, è arrivata la conferma ufficiale che la famiglia Moratti lascia il controllo delle raffinerie al big svizzero-olandese Vitol. L’accordo di cessione del 35% del capitale azionario della società avviene a un prezzo di 1,75 euro per azione. Nella nota si precisava che “il completamento dell’operazione è esclusivamente subordinato all’ottenimento delle autorizzazioni regolamentari necessarie (come le autorizzazioni ai sensi dei regolamenti dell’Unione europea sulle sovvenzioni estere e in materia di concorrenza (antitrust) e della normativa golden power italiana)”.

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