Intanto è stato annunciato al Mimit il nuovo piano Ecobonus per il 2024: più di 1 mld di euro in incentivi

Quasi un miliardo di incentivi: al tavolo Automotive il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso presenta il nuovo piano Ecobonus per il 2024 mentre si consuma lo scontro a distanza con il ceo Stellantis, Carlos Tavares, con l’esponente del governo italiano che apre a una partecipazione statale nel gruppo. La scintilla è una intervista rilasciata a Bloomberg in cui il manager, rispondendo a una domanda sulle critiche del governo italiano alla possibilità di delocalizzare in altri Paesi parte della produzione, replica definendo la questione “un capro espiatorio, cercando di evitare le responsabilità per il fatto che se non dai incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici si mettono a rischio le fabbriche italiane“. “Se Tavares e altri richiedono che l’Italia faccia come la Francia, che ha cambiato la sua partecipazione statale in Stellantis, ce lo chiedano e possiamo ragionare insieme. Fateci una richiesta”, esorta Urso, sottolineando che “negli incontri che ho avuto con Tavares e la proprietà Elkann è stato chiesto un impegno in Europa a cambiare la normativa Euro7, cosa che il governo ha fatto”.

Il piano incentivi

Stellantis era presente al tavolo di giovedì al Mimit, insieme a sindacati, regioni e altre aziende della filiera. Un tavolo che, ha sottolineato Urso nel suo intervento, è servito a illustrare il nuovo piano incentivi che “si fonda nella convinzione che si debba assolutamente cambiare rotta rispetto a quanto successo negli ultimi anni. Se quest’anno il trend non dovesse cambiare, nonostante le ingenti risorse che stiamo mettendo in campo, destineremo le ulteriori risorse del ‘fondo automotive’ esclusivamente a sostegno della nostra filiera e a incentivare nuovi stabilimenti produttivi nel nostro Paese”. Sono 950 milioni i fondi messi in campo per il 2024, per sostenibilità ecologica, sociale e produttiva del settore auto. “Il primo obiettivo – ha spiegato Urso – è infatti quello di stimolare la rottamazione delle auto altamente inquinanti, l’euro 0, 1 2 e 3, che sono ancora il 25 per cento del parco circolante nel nostro Paese; il secondo obiettivo è di aiutare soprattutto le famiglie con redditi bassi, attraverso un sistema graduale che prevede agevolazioni più significative per i nuclei con ISEE fino a 30mila euro. Infine, di incentivare la produzione nel nostro Paese che negli ultimi anni si è drasticamente ridotta, malgrado gli incentivi predisposti che sono andati prevalentemente, sino all’80 per cento, a vetture prodotte in stabilimenti esteri, anche della stessa Stellantis”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata