Secondo fonti, la Banca centrale europea dovrebbe rispondere nelle prossime settimane

Il ministero dell’Economia e delle finanze ha richiesto, subito dopo l’approvazione della norma, un parere di competenza alla Banca centrale europea (Bce) sulla misura approvata in occasione del Consiglio dei ministri dello scorso 7 agosto riguardante la tassa sugli extraprofitti delle banche. E’ quanto apprende LaPresse da fonti del Mef. La risposta della Bce dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. 

La presidente della Banca centrale europea “ha ricevuto la richiesta ufficiale di consultazione da parte del Ministro dell’Economia e delle Finanze italiano” a proposito della tassa sugli extraprofitti delle banche. Lo rende noto un portavoce della Bce in una dichiarazione inviata a LaPresse, specificando che da Francoforte “pubblicheremo il parere della Bce a tempo debito”.

Pronto il commento di Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia: “Leggeremo nel dettaglio quanto ci sarà scritto nella lettera di Francoforte. Valuteremo cosa scriverà la Bce, non tutto quello che dice va preso per oro colato – dice a LaPresse –  ma noi fin dall’inizio abbiamo detto che la norma riguardante la tassa sugli extraprofitti delle banche è stata un po’ frettolosa e poco chiara che ha innescato una reazione dei mercati, con quasi 10 miliardi bruciati il giorno dopo. Il provvedimento poi è discutibile anche sul piano della correttezza ai fini comunitari, visto che parliamo di società quotate e non si può incidere in modo improprio sui bilanci attraverso delle iniziative estemporanee”. “Come FI siamo del parere che il sistema bancario e finanziario debba contribuire alla crescita e a risolvere i problemi del paese – spiega – ma va fatto in modo concordato perché il sistema bancario è il termometro col quale si misura lo stato di forma di una nazione. E questo atteggiamento di contrasto a noi non piace”. “Adesso – conclude Barelli – basta correggere il tiro identificando i confini di azione entro il quale si deve adempiere al prelievo”. 

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