La numero uno di Francoforte agli Spring Meetings di Washington: "Inflazione continuerà a calare ma incertezza"

La presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, torna a predicare prudenza sul contrasto all’inflazione. “L’inflazione globale è in calo da quando ha raggiunto il picco nell’estate del 2022, sostenuta dall’allentamento dei vincoli di offerta, nonché dall’inasprimento della politica monetaria tra le economie avanzate. Tuttavia, le prospettive di ripresa per l’economia globale rimangono fragili a causa della continua incertezza, alimentata dalla guerra ingiustificata della Russia contro l’Ucraina, e della possibilità che le pressioni nei mercati energetici e alimentari globali possano rimanifestarsi, portando a nuovi picchi dei prezzi e a un aumento dell’inflazione”, ha dichiarato la numero uno di Francoforte nel suo intervento agli Spring Meetings del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale a Washington.

“Inflazione continuerà a calare ma incertezza”

“Prevediamo che l‘inflazione in Eurozona continuerà a calare, mentre le pressioni sui prezzi si affievoliscono e una politica monetaria più restrittiva frena sempre più la domanda. Tuttavia, la crescita salariale storicamente elevata, correlata alla tensione dei mercati del lavoro e alla compensazione per l’elevata inflazione, sosterrà l’inflazione core nell’orizzonte di proiezione, man mano che tornerà gradualmente a un tasso vicino al nostro obiettivo. Questa prospettiva rimane circondata da una notevole incertezza, con rischi sia al rialzo sia al ribasso“, ha proseguito Lagarde, che ha affrontato nel suo discorso anche i problemi del settore bancario: “Stiamo monitorando da vicino le attuali tensioni che interessano il mercato e siamo pronti a reagire se necessario per preservare la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria nell’area dell’euro. Il settore bancario dell’area dell’euro è resiliente, con solide posizioni patrimoniali e di liquidità. In ogni caso, la nostra cassetta degli attrezzi contiene tutti gli strumenti per fornire sostegno alla liquidità al sistema finanziario dell’area dell’euro, se necessario, e per preservare la corretta trasmissione della politica monetaria”.

 

 

 

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