Il presidente di 3-I, secondo 'la Repubblica', aveva mandato un messaggio ai componenti del Cda citando il discorso di Benito Mussolini con cui rivendicò il delitto Matteotti

Si è dimesso, secondo quanto si apprende da fonti di Governo, Claudio Anastasio, presidente di 3-I, la società pubblica che gestisce i software di Inps, Istat e Inail. Il manager, secondo ‘la Repubblica’, aveva mandato un messaggio ai componenti del Cda citando il discorso di Benito Mussolini con cui rivendicò il delitto Matteotti. 

Foti: “Dimissioni Anastasio? Evidentemente ritiene di aver sbagliato” 

“Le dimissioni in genere sono un atto di volontà personale e si presentano quando evidentemente si ritiene di aver sbagliato”. Così il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti, commenta a LaPresse le dimissioni di Claudio Anastasio, presidente di 3-I, la società pubblica che gestisce i software di Inps, Istat e Inail. Il manager, secondo ‘la Repubblica’, aveva mandato un messaggio ai componenti del Cda citando il discorso di Benito Mussolini con cui rivendicò il delitto Matteotti. 

Le reazioni dell’opposizione

Dure le reazioni delle opposizioni. “Le dimissioni di Claudio Anastasio, presidente della società pubblica 3-I, erano più che doverose dopo l’ignobile mail che ha scritto al cda copiando le parole di Mussolini sull’omicidio Matteotti. Purtroppo siamo di fronte all’ennesima pezza messa sugli enormi buchi fatti dal governo Meloni. Le nomine ai vertici delle società partecipate sono un aspetto importante della vita pubblica italiana. Quali sono i riferimenti culturali dei dirigenti che il governo sta piazzando in organismi chiave del Paese? A quale modello sociale e istituzionale guardano? Sarebbe un errore derubricare questa vicenda ad episodio singolo, purtroppo è una matrice che si replica”. Lo afferma la senatrice Alessandra Maiorino, vice presidente del Movimento 5 Stelle a Palazzo Madama. 

“Fonti anonime del governo hanno annunciato qualche ora fa alle agenzie di stampa che l’aspirante gerarca Anastasio si è dimesso da Ad di una società pubblica, dopo la sua mussoliniana email. Ci saremmo aspettati un annuncio ufficiale, e comunque le sue dimissioni sono il minimo dopo un episodio così grottesco”. Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra tornando sulla vicenda apertasi questa mattina dopo la denuncia di Repubblica. “Dalle parti di Palazzo Chigi – prosegue – devono aver chiaro che non faremo sconti di alcun genere in tutte le nomine pubbliche che faranno. Evitino quindi di indicare per la cosa pubblica perdigiorno, disonesti, faccendieri, aspiranti gerarchi o picchiatori fascisti”. 

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