La candidatura sarà valutata nel 2025, ha spiegato Mazzi, "quindi ci aspettano due anni in cui dovremo promuovere il nostro cibo in Italia e nel mondo"

La cucina italiana candidata a Patrimonio mondiale Unesco. L’annuncio è arrivato in una conferenza stampa al Ministero della cultura, nel Salone del Ministro, sul tema “Il patrimonio culturale immateriale”. Presenti, il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida; il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano; il Sottosegretario alla cultura, Gianmarco Mazzi.

La candidatura sarà valutata nel 2025, ha spiegato Mazzi, “quindi ci aspettano due anni in cui dovremo promuovere il nostro cibo in Italia e nel mondo, ci auguriamo che possa vedere una partecipazione collettiva”. La candidatura è stata lanciata attraverso un breve video in cui figurano le parole ‘Cultura’, ‘Tradizione’, ‘Bellezza’, ‘Vita’. 

Quella di candidare la cucina italiana a patrimonio mondiale dell’Unesco è “una vicenda molto centrale e importante. Sono convinto che esiste il sistema Italia che ha diverse articolazioni”. Così il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano alla conferenza stampa di annuncio della candidatura della cucina italiana a patrimonio mondiale Unesco andata in scena al MiC. “Uno degli elementi di forza della costituenda Villa Verdi – ha proseguito – è il contesto enogastronomico di quell’aera. Bonaccini ci ha spiegato che c’è tutta una tradizione di ristorazione di rilievo. L’attrattiva sarà data da Verdi ma senza elemento enogastronomico non avrebbe la stessa forza”. 

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