Evoluzione e radiografia della specie olimpica nel libro di Luca Masotto

Ci sono vari modi per ‘vedere’ i Giochi. E osservarne le prospettive può aiutare a capire dove il motore della storia sta portando i cinque cerchi. Dalla prima all’ultima Olimpiade dell’era antica (776 a.c – 393 d.c) corrono oltre undici secoli e non si può certo pensare che il loro spirito sia rimasto sempre lo stesso, dato che le vicende politiche e il mutare dei costumi esercitarono una profonda influenza. Ai Giochi moderni, in epoche dove il futuro corre ad una velocità cui si fa fatica a stargli dietro, ne è bastato uno solo di secolo per vedersi cambiare la sua stessa ‘storia’, la sua filosofia di vita e trasformarsi radicalmente attraverso un processo di evoluzione che negli ultimi 50 anni è stato inarrestabile. Sta qui la prospettiva, che trae spunto dal film distopico degli Anni ’70 ‘Rollerball’ connotabile per la sua forte analisi sociale sul legame tra intrattenimento e massa, con cui il libro ‘Giochi Mutanti – Dal tiro alla fune ai videogames’ di Luca Masotto (Absolutely Free – pp. 200) cerca di dare una visione delle Olimpiadi che verranno e di come edizione dopo edizione sport e Giochi, spettacolo e show siano arrivati ad un punto in cui si finisce per perdere contatto con la realtà. E di come stiano prendendo piede Olimpiadi alternative, sia per lo smarrito spirito olimpico e sia per l’avvento di gare sempre più in formato phygital o fisico-digitale. Da qui una serie di domande.

A quali Giochi si giocherà nel prossimo futuro?

E quando l’atleta finirà per cedere in maniera irrimediabile il suo ruolo da protagonista allo spettatore? Il piano del Cio per il lancio dei prossimi Giochi olimpici di Esports (videogames) apre scenari sul rapporto tra reale e virtuale che è frutto di un processo di mutazione genetica iniziato a manifestarsi a partire dagli anni Settanta, con i Giochi di Montreal ‘76, edizione che segna in filigrana un nuovo concetto di olimpismo, allora in fase embrionale e che adesso ha trovato la sua plastica evidenza. Alla vigilia di Parigi 2024, il volume ripercorre l’evoluzione della ‘specie olimpica’ attraverso i cambiamenti nella gestione politico-economica dell’evento, le ‘prime volte’ di nuovi sport e le storie esemplari di discipline ‘sui generis’ figlie dei tempi che hanno contribuito a colorare 128 anni di storia. Dalla corsa con i calessi all’apparizione della motonautica, dall’esordio allora timido di sport diventati ultra popolari ai voli in aliante, dalla ‘prima’ del bowling alle sfide di poesia, questo viaggio nel pianeta a cinque cerchi verso un futuro spesso già passato, segue l’andamento che ha portato al superamento del paradigma olimpico, nella sua versione decoubertiana. E’ sempre più evidente come sia la fruibilità dello spettatore il vero artefice del successo stesso del gioco. Motivo per cui alcuni sport, per restare aggrappati ai ‘ cinque cerchi’, hanno dovuto modificare regolamenti o format. Da qui nasce l’incursione degli Esports, dove il gamer-atleta ha più che mai un ruolo secondario rispetto alla platea che assiste all’evento sul video.

‘Giochi potenziati’ tra scienza e Intelligenza artificiale

‘Giochi mutanti’ accende i riflettori su Olimpiadi che mai come in questa epoca storica fanno fatica a salvaguardare la tradizione di fronte alla velocità del progresso. E dopo quasi un secolo e mezzo, come tutti i processi della società globalizzata, sono ormai prossimi ad una violenta trasformazione, schiacciati dall’intelligenza artificiale, pronta a stravolgere schemi e prospettive, e da nuovi organismi intenzionati ad organizzare Giochi senza controlli antidoping (‘Enchanced Games’) dove si punta a rovesciare la medaglia dell’olimpismo stesso. ‘Giochi potenziati’ tra scienza e IA, è questo il futuro che attende gli ultimi eredi di De Coubertin, il vero sconfitto di questi Giochi 2024 che Parigi ha snobbato e dimenticato facendolo quasi diventare un mucchio di polvere sotto il tappeto.

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