Il presidente dell'Associazione Generale Italiana dello Spettacolo ha incontrato oggi il ministro Gennaro Sangiuliano: "Disponibile e pronto all'ascolto"

“Questo di Agis è un impegno importante di grande responsabilità che avviene in un momento molto complicato, dopo quasi 3 anni molto difficili, dove tutto il mondo dello spettacolo ha dato prova di saper reagire alle difficoltà e alla crisi nella quale ci siamo trovati”. Lo dice a LaPresse Francesco Giambrone, presidente dell’Agis, Associazione Generale Italiana dello Spettacolo. “Ho lasciato la presidenza dell’Anfols, perché è giusto che mi concentri su Agis. L’assemblea che mi ha eletto – aggiunge – è una realtà ricca che mette insieme mondi diversi, ciascuno con una grande ricchezza, è un mondo che ha una funzione importante nel nostro Paese per il nostro sviluppo, per l’occupazione e per il futuro stesso del Paese. Ha la funzione di tenere unita una comunità e ha che fare con una cosa alla quale spesso non pensiamo, il benessere fisico e mentale di quella comunità, e di inclusione. Questo mondo ha un potenziale straordinario per il Paese. Deve ricevere ascolto e deve essere sostenuto. Tutti i luoghi di spettacolo devono esserlo, è un momento cruciale e bisogna intervenire con grande tempestività. Cinema e teatri sono una meravigliosa rete di spazi e simboli di aggregazione, nei piccoli centri molte sale teatrali non ci sono più. Servono interventi rapidi e urgenti”.

Il presidente dell’Agis, che oggi ha incontrato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, dopo il meeting ha detto: “La sensazione complessiva è stata positiva. (Il ministro) si è posto in una condizione d’ascolto reale e concreta dicendosi pronto a studiare dossier e poi agire”. “Mi sembra – aggiunge – un atteggiamento giusto e corretto. Oggi il ministro è stato all’assemblea di Anec e poi in Agis, ha discusso con noi sulle azioni da intraprendere in tempi rapidi. Sono soddisfatto dell’atteggiamento d’ascolto e attenzione da parte sua, noi siamo pronti a lavorare con azioni che dovranno essere fatte, interventi sul caro energia, interventi sui costi delle materie prime, interventi al Fus e ai ristori e perdite da biglietteria. Andrà fatto tutto quello che serve perché questo mondo possa svolgere le proprie attività in maniera piena e adeguata per il settore e per evitare un impoverimento del Paese che non vogliamo e non possiamo permettere“.

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