Il corpo di Angelo Onorato, 54 anni, è stato rinvenuto nella sua Range Rover. E' morto soffocato da una fascetta stretta al collo

È ancora avvolta nel mistero la morte del commerciante palermitano Angelo Onorato, 54 anni, marito dell’eurodeputata e vice segretaria della Democrazia Cristiana Francesca Donato. È stata proprio la moglie a trovare il corpo all’interno della sua Range Rover verde parcheggiata sulla bretella in direzione Trapani di viale Regione Siciliana nord-ovest, a Palermo.

Uno dei pochi punti certi in questa tragedia è che Onorato è morto soffocato da una fascetta per elettricisti stretta al collo. Una stringa bianca di plastica. Se si è trattato di un omicidio o di un suicidio lo stabiliranno gli investigatori della Squadra Mobile, guidata da Marco Basile e coordinata dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni.

La figlia: “Mio padre non si è suicidato”

“Le notizie viaggiano alla velocità della luce e spesso inesatte, quindi sento la necessità di specificare come stanno le cose. Mio padre non si è suicidato: è stato ammazzato”. Così in un post sui social Carolina Onorato, figlia dell’architetto Angelo. “Non era una persona che avrebbe mai lasciato la sua famiglia così, e soprattutto, per come io stessa insieme a mia madre l’abbiamo trovato, vi dico che non è stato un suicidio ma un omicidio. Che nessuno osi dire o anche solo pensare che mio padre si sia suicidato. Ringrazio davvero tutti i messaggi di conforto, perdonatemi se non rispondo subito a tutti”, scrive la figlia della vittima.

Onorato a un parente: “Vado a risolvere una cosa, spero in modo bonario”

Prima di essere ritrovato morto, il marito dell’eurodeputata Francesca Donato è andato a prendere un parente all’aeroporto e lo ha poi accompagnato a un battesimo in uno dei comuni della costa nord di Palermo. Salutandolo, Onorato avrebbe detto a questa persona sentita dalla squadra mobile: “Vado a risolvere una questione con una persona di Capaci, spero in maniera bonaria”.

La lettera della vittima al legale: “Se succede qualcosa la consegni a mia moglie”

Angelo Onorato ha scritto una lettera alla famiglia che è stata consegnata alcune settimane fa al suo avvocato. Riferisce di avere dei “rapporti con persone poco raccomandabili” e dice al legale: “se succede qualcosa consegni questa lettera a mia moglie”. Nella missiva, in cui spiega di essere in “difficoltà economiche”, c’è anche un elenco dei beni da lui posseduti e di alcuni crediti che avanza.

Il ritrovamento

Il corpo dell’architetto, molto conosciuto a Palermo, è stato trovato nel posto di guida, con la cintura di sicurezza ancora allacciata e il capo riverso in avanti. Nell’auto tutto è in ordine, non ci sono segni di colluttazione e nemmeno di una rapina finita nel sangue. Unica anomalia, una delle portiere posteriori è stata trovata socchiusa, come se nei sedili dietro fosse salita una seconda persona che potrebbe avere stretto la fascetta al collo della vittima. Il medico legale non esclude però che sia stata la stessa vittima a passarsi la stringa di plastica attorno al collo e poi di averla stretta tirando verso l’esterno l’estremità della fascetta. Sarà l’autopsia a provare a fare chiarezza sulla morte. Dovrà stabilire anche l’orario del decesso.

L’appuntamento

I familiari sapevano che Onorato aveva appuntamento con una persona di Capaci, un comune della costa nord di Palermo. Ma non dove sarebbe avvenuto l’incontro. E gli inquirenti sospettano anche che possa essere stata una scusa inventata da Onorato. Per chiarire quest’ultimo punto saranno fondamentali gli approfondimenti investigativi sul telefono della vittima: le ultime chiamate, le chat e i messaggi ricevuti e inviati. Anche il luogo del ritrovamento ha sollevato mille dubbi: è una zona isolata, accanto all’autostrada, senza telecamere e senza punti di ritrovo. Il posto ideale per attirare la vittima in una trappola, ma anche per compiere un gesto estremo in solitudine. Di sicuro non un punto dove incontrare una persona per affari. 

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