Chiuse le indagini di un secondo filone di inchiesta: contestate altre violenze sessuali e anche la detenzione di materiale pedopornografico

Nuove accuse per Alberto Genovese, l’imprenditore del web arrestato e condannato a 8 anni e 4 mesi con il rito abbreviato per due episodi di violenza sessuale ai danni di due ragazze ospiti alle sue feste a Terrazza Sentimento a Milano e a Ibiza. Il procuratore aggiunto Letizia Mannella e i pm Rosa Stagnaro e Paolo Filippini hanno chiuso le indagini nei confronti dell’imprenditore, che deve rispondere di nuovi episodi di violenza sessuali, ma dell’accusa di detenzione di materiale pedopornografico e di intralcio alla giustizia.

 


Gli poliziotti della squadra Mobile di Milano hanno individuato nel pc di Genovese materiale pornografico realizzato con minori di anni 18. Tra i suoi file sono state trovate anche fotografie e video di minorenni privi di vestiti o in atteggiamenti sessuali espliciti. Gli episodi contestati a Genovese risalirebbero a febbraio e maggio 2020.

Per il primo caso è indagata anche la ex fidanzata Sarah Borruso, anche lei condannata in primo grado a 2 anni e 5 mesi per le violenze subite da una giovane modella ospite di Genovese durante una vacanza ad Ibiza. In questo secondo filone di indagini, risulta indagato anche il braccio destro di Genovese, Daniele Leali, che avrebbe acquistato droga con il denaro di Genovese e avrebbe cercato di ‘ammorbidire’ una delle presunte vittime dell’imprenditore con denaro e viaggi all’estero.

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