Slitta il "Freedom Day" previsto inizialmente per il 21 giugno

Londra frena sulle riaperture. Il premier Boris Johnson ha annunciato un rinvio fino a quattro settimane della revoca delle restrizioni contro il Covid-19 in Inghilterra, mentre resta alta la preoccupazione per la variante Delta. Dal 21 giugno inizialmente previsto, il giorno atteso come ‘Freedom Day’ slitta fino al 19 luglio, con possibile anticipo di due settimane. In conferenza stampa, Johnson ha detto che la nuova data consentirà di vaccinare con due dosi un numero maggiore di persone. Intanto, il lasso di tempo tra la prima e la seconda dose è stato abbreviato per chi ha più di 40 anni, scendendo da 12 a 8 settimane, mentre chi rientra in tale fascia d’età riceverà la seconda dose entro la settimana del 19 luglio. Significa due terzi delle persone adulte, che entro quella data saranno quindi completamente vaccinate, ha precisato il conservatore, mentre gli over-18 saranno chiamati per la prima dose. “Non è il momento di accelerare, essendo cauti ora abbiamo la possibilità di salvare molte migliaia di vite vaccinando milioni di persone”, ha detto Johnson.

Preoccupa la variante Delta (indiana)

Al G7 Johnson aveva ammesso il proprio pessimismo, mentre gli esperti chiedevano cautela stimando che la variante individuata per la prima volta in India sia al 60% più contagiosa del ceppo predominante. Il Regno Unito ha registrato oltre 7mila nuovi casi in ciascuno degli ultimi sei giorni, con variante Delta nel 90% dei casi. Il Public Health England ha dichiarato che l’immunizzazione con due dosi è altamente efficace contro la variante Delta (Pfizer-BioNTech al 96% contro l’ospedalizzazione, Oxford-AstraZeneca al 92%). Le regole sul distanziamento sociale quindi restano in vigore, il telelavoro è raccomandato il più possibile, massimo sei persone o due gruppi abitativi sono consentite nei luoghi privati, 30 all’aperto, e i locali notturni chiusi dal marzo 2020 non potranno ancora riaprire.

Germania verso revoca obbligo mascherina

Nel frattempo la Germania guarda i numeri dei contagi calare da settimane, con 549 nelle ultime 24 ore: il minimo da settembre. Si moltiplicano così le richieste di rivedere le regole sull’uso delle mascherine, mentre circa 40milioni di persone sono state vaccinate nel Paese con almeno una dose (circa il 50% della popolazione). Il ministro della Salute, Jens Spahn, ha aperto: “Con i tassi in calo, dobbiamo procedere a fasi: primo passo, l’obbligo di mascherina all’aperto può essere abolita”, “nelle regioni con tasso d’incidenza molto basso e alto di vaccinazione, gradualmente anche all’interno”. Una mossa simile ha già fatto la Danimarca, revocando l’obbligo in molti spazi pubblici.

A livello europeo, i leader dell’Unione hanno firmato il regolamento sul certificato digitale. Il ‘green pass’, ha detto la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, “semplificherà i viaggi nell’Unione” e “restituirà agli europei le libertà che apprezzano così tanto”: “i cittadini vaccinati, guariti dal Covid-19 o con risultato negativo del test avranno diritto a riceverlo. Deve essere riconosciuto ovunque nell’Ue” a partire dal 1° luglio.

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