L'endorsement dell'ex segretario dem al premier

Anche Walter si schiera con l'amico Paolo, tenendo bene a mente che il Caimano rimane un 'nemico'. Dopo Prodi, Rutelli e Calenda anche Veltroni, fondatore del Pd e a lungo sindaco di Roma, conferma il suo sostegno a Gentiloni, alla prese con una campagna elettorale difficile nella doppia veste di candidato del Pd a Roma e Catania e di premier.

Sul palco del Teatro Eliseo non mancano i dem di oggi (Marianna Madia in prima fila) e di ieri (Luigi Zanda, anche contestato per la mancata approvazione della legge sullo ius soli da Shukri Said, portavoce dell'associazione Migrare), ma è l'ex segretario dei democratici ad accendere il popolo del centrosinistra. "Credo che Paolo non abbia bisogno del mio endorsement, è naturale", esordisce sorridendo, prima di paventare l'ipotesi di ritorno al voto.

Lo scenario è il seguente: "Dopo il 4 marzo se non ci sarà una maggioranza chiara, servirà fare una legge elettorale con un premio di maggioranza " e tornare alle urne. ""Cito me e Renzi: serve sapere chi vince le elezioni la sera del voto", aggiunge Veltroni. L'ex sindaco di Roma chiude le porte alla larghe intese con Forza Italia, perché "come dissi per primo nel 2008 Berlusconi è e sarà il principale esponente dello schieramento noi avverso, bisogna fare chiarezza".

Gentiloni sorride, applaude Walter e lo ringrazia "per la sua visione e per aver sostenuto da vicino il Pd che ha contribuito a creare. Cogliendo". Rivendica quanto fatto ("in 5 anni è stato dimostrato che il Pd è una sinistra di governo") e sprona gli indecisi: "Questa volta il voto è davvero molto importante, non è uno dei tanti".

L'Eliseo applaude e il presidente del Consiglio rilancia: "Noi vogliamo governare il Paese per migliorarlo e lo siamo da un quarto di secolo. Questo Pd non è un abito fuori stagione ma è proiettato verso il futuro. Noi abbiamo dimostrato di essere credibili e affidabili". Gli ultimi sondaggi non sembrano sorridere al mondo dem, attestato poco sotto il 23%. Serve un'iniezione di fiducia stile 'Renzi' e qui i due juventini Walter e Paolo parlano quasi in coro: "Possiamo recuperare il distacco dalle altre forze politiche, e anche +Europa e Insieme possono fare meglio di quanto si dice ora".

Sui contenuti Gentiloni ammette che si deve fare di più sull'ambiente e sulla qualità del lavoro "perché i numeri vanno bene". Gli obiettivi? "Raddoppiare la platea del reddito di inclusione "attualmente le famiglie che possono arrivare con soglia già stanziata sono un milione 200 mila, ne servirebbe più del doppio, perchè le famiglie in povertà sono più del doppio e vanno aiutate – spiega nel pomeriggio nel salotto di Barbara d'Urso a 'Pomeriggio 5' – senza illudere nessuno, perché "potrei dire raddoppiamo le pensioni a tutti, qualcuno lo fa, ma non fa bene alla politica". 

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