Menfi (Egitto), 21 set. (LaPresse/AP) – Dopo un restauro che ha richiesto dieci anni di lavori è stato riaperto al pubblico il Serapeo di Saqqara, la grande necropoli egizia di Menfi, sorta sul complesso sepolcrale dei tori Api, considerati la manifestazione vivente del dio Ptah. Il sito, designato dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità nel 1979, si snoda in una serie di gallerie all’interno delle quali si trovano le tombe dei tori sacri e pareti di geroglifici che ne raccontano le storie. Il ministro egiziano dell’Antichità, Mohammad Ebrahim, che ha partecipato all’inaugurazione, ha definito il Serapeo “un luogo unico per la storia della civiltà egizia”, spiegando poi che i lavori di restauro mostreranno fuori dai confini “il rispetto e l’attenzione del Cairo” per la propria storia. Scoperte dall’archeologo francese Mariette nell’agosto del 1850, le gallerie furono chiuse nel 2011 per permettere agli esperti di consolidarne le pareti e i soffitti, rinforzati con strutture in acciaio.

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