di Stefano Fantino

Torino, 26 set. (LaPresse) – Saranno Milano e Reggio Emilia a sfidarsi per la Supercoppa Beko, primo trofeo che il basket italiano mette in palio in questa stagione. La gara, domani pomeriggio, sarà ancora al PalaRuffini di Torino, nell’ambito delle iniziative di Torino 2015 Capitale Europea dello Sport. Una scelta di buon auspicio per l’Auxilium Cus, squadra torinese, da poco ritornata ai massimi livelli del basket italiano.

A incrociare i gomiti sul parquet le squadre guidate rispettivamente da Jasmin Repesa e Massimiliano Menetti, dopo che i loro ragazzi hanno sconfitto nelle semifinale Reggio Emilia e Sassari. Una gara interessante anche perché domani si affronteranno sul campo due fratelli, Alessandro e Stefano, in forza a Milano e Reggio. Contento il papà Nando, ex leggenda della palla a spicchi italiana: “Di sicuro uno dei due alzerà la Supercoppa” ha commentato a LAPRESSE. Entrambi i ragazzi hanno ben impressionato, con gare di qualità e peso per le rispettive squadre, mettendo a referto 17 e 15 punti.

In serata per Milano, tuttavia, non è stata una passeggiata. Ben diretta e orchestrata Venezia di Carlo Recalcati, con un asse play-pivot interessante come quella composta da Green e Owens e un giocatore di caratura come il croato Peric. Ma alla lunga l’Olimpia ha fatto valere il grande talento, in una rosa quasi del tutto rinnovata e che, comunque, deve dimostrare ancora di trovare la giusta amalgama. La vittoria 71-66 permette però ai milanesi di ambire al trofeo in palio, in virtù di una costante rimonta che li ha portati a recuperare diverse lunghezze ai veneti, partiti molto più forte di loro.

Nel primo scontro della giornata, invece, Reggio Emilia ha avuto ragione di misura di Sassari (79-78), estromettendo dalla finale i detentori della Supercoppa, ma soprattutto prendendosi una parziale rivincita. Gli emiliani avevano infatti ceduto, nel giugno scorso, allo strapotere fisico dei sassaresi perdendo lo scudetto, e permettendo alla Dinamo di centrare uno storico triplete, con la vittoria di campionato, Supercoppa e Coppa Italia. Poco rodata, dato il tardivo rientro dei nazionali, Reggio ha mostrato però la consueta predilizione per circolazione di palla e gioco corale. A sottolinearlo anche l’ala marchigiana di Reggio, Polonara, che a LAPRESSE ha parlato di “pochi allenamenti fatti in gruppo” e della “necessità di trovare il giusto feeling”.

A tratti è sembrato non bastare il gioco reggiano contro l’atletismo, a tratti anche spettacolare, di Sassari che pur avendo cambiato molti dei suoi giocatori sembra ancora proiettata verso un gioco molto fisico dove la potenza sottocanestro e a rimbalzo si abbina a un gioco sugli esterni spericolato e spesso affidato a isolamenti. La classe di Lavrinovic e Kaukenas, combinata alla sostanza di Polonara e un ottimo Stefano Gentile hanno però portato alla vittoria dei reggiani di coach Menetti, ora più che mai intenzionati a mettere le mani, sull’agognata Supercoppa.

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