Dal Santo Padre un nuovo appello per la pace in Ucraina, Palestina e Israele
Papa Francesco in piazza San Pietro all’udienza generale del mercoledì. Sulla ‘Papa mobile’ insieme a lui ci sono alcuni bambini. Ad attenderlo, pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo. Nel discorso in lingua italiana, il Pontefice, continuando il ciclo di catechesi su ‘I vizi e le virtù’, oggi incentrerà la sua riflessione sul tema ‘La Fortezza’.
“Un cristiano senza coraggio, che non piega al bene la propria forza, che non dà fastidio a nessuno, è un cristiano inutile” le parole del pontefice nel corso dell’udienza generale del mercoledì.”Gesù non è un Dio diafano e asettico, che non conosce le emozioni umane. Al contrario”, ha continuato il Pontefice. Davanti alla morte dell’amico Lazzaro scoppia in pianto e in certe sue espressioni traspare il suo animo appassionato, come quando dice: ‘Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso!’; e davanti al commercio nel tempio ha reagito con forza”, ha concluso il Papa.
“Il mio pensiero va alla martoriata Ucraina e alla Palestina e a Israele. Che il signore ci dia la pace. La guerra è dapertutto, non dimentichiamo il Myanma. Chiediamo al signore la pace e non dimentichiamo questi nostri fratelli e sorelle che soffrono tanto in questi posti di guerra. Preghiamo insieme per la pace”.
Papa: “In nostro confortevole Occidente rare persone scomode e visionarie”
“Nel nostro confortevole Occidente, che ha un po’ annacquato tutto, che ha trasformato il cammino di perfezione in un semplice sviluppo organico, che non ha bisogno di lotte perché tutto gli appare uguale, avvertiamo talvolta una sana nostalgia dei profeti. Ma sono molto rare le persone scomode e visionarie“. Così Papa Francesco nel corso dell’udienza generale del mercoledì.
“C’è bisogno di qualcuno che ci scalzi dal posto soffice in cui ci siamo adagiati e ci faccia ripetere in maniera risoluta il nostro ‘no’ al male e a tutto ciò che conduce all’indifferenza”, ha spiegato il Papa invitando a riscoprire “nel Vangelo la fortezza di Gesù, e impariamola dalla testimonianza dei santi e delle sante”.
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