Francesco ha incontrato anche i giovani ucraini

Secondo giorno per Papa Francesco a Lisbona, in Portogallo, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù. Parlando con gli universitari dell’Universidade Catòlica Portuguesa il Pontefice ha invitato i giovani a usare coraggio. “L’autopreservazione è una tentazione, un riflesso condizionato della paura, che fa guardare all’esistenza in modo distorto. Se i semi preservassero sé stessi, sprecherebbero completamente la loro potenza generativa e ci condannerebbero alla fame; se gli inverni preservassero sé stessi, non ci sarebbe la meraviglia della primavera. Abbiate perciò il coraggio di sostituire le paure coi sogni: non amministratori di paure, ma imprenditori di sogni!”, ha detto. 

 

 

Francesco: “Non abbiate paura di sentirvi inquieti”

“Cercare e rischiare: ecco i verbi dei pellegrini. Pessoa ha detto, in modo tormentato ma corretto, che ‘essere insoddisfatti è essere uomini’. Non dobbiamo aver paura di sentirci inquieti, di pensare che quanto facciamo non basti. Essere insoddisfatti, in questo senso e nella giusta misura, è un buon antidoto contro la presunzione di autosufficienza e il narcisismo“, è stato l’altro appello del Papa. “L’incompletezza caratterizza la nostra condizione di cercatori e pellegrini perché, come dice Gesù, ‘siamo nel mondo, ma non siamo del mondo’. Siamo chiamati a qualcosa di più, a un decollo senza il quale non c’è volo. Non allarmiamoci allora se ci troviamo assetati dentro, inquieti, incompiuti, desiderosi di senso e di futuro, com saudades do futuro. Non siamo malati, ma vivi”, ha concluso.

Papa incontra giovani ucraini

Prima di lasciare la Nunziatura per recarsi all’incontro, Francesco ha incontrato un gruppo di quindici giovani pellegrini dall’Ucraina accompagnati da Denys Kolada, consulente per il Dialogo con le organizzazioni religiose presso il Governo ucraino. Lo rende noto la Sala Stampa vaticana, come riportato da Vatican News, riferendo che dopo aver ascoltato le “toccanti storie” dei ragazzi, il Papa ha rivolto loro alcune parole, “manifestando la sua vicinanza, ‘dolorosa e di preghiera’”. L’incontro è durato circa 30 minuti; al termine Francesco e i ragazzi hanno recitato insieme il Padre Nostro, con il pensiero rivolto alla martoriata Ucraina.

 

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