L'Omelia del Pontefice durante le celebrazioni dei Santi Pietro e Paolo

“Una Chiesa che ha bisogno di annunciare come dell’ossigeno per respirare, che non può vivere senza trasmettere l’abbraccio dell’amore di Dio e la gioia del Vangelo”. Lo ha detto Papa Francesco, nell’omelia per le celebrazioni dei Santi Pietro e Paolo, patroni di Roma.

“Paolo ci dice che alla domanda ‘Chi è Gesù per me?’ non si risponde con una religiosità intimista, che ci lascia tranquilli senza scalfirci con l’inquietudine di portare il Vangelo agli altri – ha affermato – L’apostolo ci insegna che cresciamo nella fede e nella conoscenza del mistero di Cristo quanto più siamo suoi annunciatori e testimoni. Questo succede sempre: quando evangelizziamo, restiamo evangelizzati”.

“La Parola che portiamo agli altri torna a noi, perché nella misura in cui doniamo riceviamo molto di più. Questo è necessario anche alla Chiesa oggi: mettere l’annuncio al centro. Essere una Chiesa che non si stanca di ripetersi: ‘Per me il vivere è Cristo’ e ‘Guai a me se non annuncio il Vangelo’.

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