Così il presidente della Cei commenta la vicenda di Stefano Gheller

“La Chiesa ha una posizione e mantiene la fermezza nella lotta contro l’eutanasia“. Lo ha detto a LaPresse il presidente della Cei, Matteo Zuppi, parlando del suicidio assistito e rispondendo a una domanda sul caso di Stefano Gheller, affetto dalla nascita da una grave forma di distrofia muscolare per la quale vive da dieci anni attaccato a un respiratore, al quale l’azienda sanitaria di Vicenza ha riconosciuto il diritto al suicidio assistito. “La Chiesa è contro le sofferenze, contro il fatto che non ci sia per le debolezze e fragilità di ognuno, che tutti abbiamo – ha affermato, a margine del 18esimo congresso della Uil, in corso a Bologna fino a domenica prossima – La Chiesa manifesta attenzione, rispetto e vicinanza, e lotta affinché siamo garantite tutte le difese le cure palliative alla protezione delle fragilità”. “C’era una discussione in Parlamento sul fine vita, credo che servano riferimenti chiari che aiutino a difendere la grandezza della vita perché non sia mai una scelta individuale. È vero che la vita è di ciascuno, ma deve interessare tutti”, ha concluso.

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