Il Pontefice ha compiuto 85 anni e chiude un anno importante per il Vaticano

 Il 2021 è stato un altro anno segnato dal Covid anche per il Vaticano ma sono ripresi i viaggi apostolici all’estero di Papa Francesco. Il pontefice, 85 anni compiuti il 17 dicembre scorso, è ancora in piena attività e, nonostante un’operazione al colon che ha fatto preoccupare il mondo, promette di non fermarsi. Le riforme continuano, la nuova Costituzione, Pastor Bonus, è praticamente pronta e prosegue l’operazione trasparenza, con il maxi processo per reati finanziari che si è aperto ma non entrerà nel vivo prima della metà di febbraio 2022.

GENNAIO

– L’anno inizia con un piccolo acciacco per Papa Francesco. La sua sciatalgia gli impedisce di presiedere Te Deum e messa di Capodanno. Riprese le attività, non fa mancare appelli continui per un accesso equo ai vaccini anti-covid, la liberalizzazione dei brevetti e, per i fedeli scettici, a credere nella scienza. Il 13 gennaio si vaccina con Pfizer aprendo la campagna in Vaticano, segue il Papa emerito Joseph Ratzinger.

FEBBRAIO

– Dopo settimane trascorse a parlare con i fedeli solo tramite la tv e lo streaming dalla biblioteca del Palazzo Apostolico, Bergoglio torna a recitare l’Angelus affacciato dalla finestra dello studio. Il budget del Vaticano si chiude con una previsione di deficit da 50 milioni a causa del Covid, ma Papa Francesco chiede che i posti di lavoro vengano mantenuti. Il 20 febbraio il Pontefice fa visita alla poetessa sopravvissuta alla Shoah Edith Bruck, nella sua casa di Roma.

MARZO

– Dopo 15 mesi senza partenze internazionali, lunghe settimane di isolamento e innumerevoli giorni lontano dal popolo, Papa Francesco parte per un viaggio storico in Iraq, dal 5 all’8 marzo. Una visita delicata e difficile, complici la pandemia e l’instabilità della regione. Un “gesto d’amore estremo”, commenta il Vaticano. Incontra, primo tra i Pontefici, un ayatollah, Ali al-Sistani, voce radicata e influente tra i musulmani sciiti, tanto che la sua fatwa nel 2014 fu determinante per la caduta dell’Isis. Prima di ripartire incontra il papà di Alan Kurdi, bimbo migrante trovato morto nel 2015, riverso sulle coste turche, dopo un naufragio mentre tentava di raggiungere l’Europa con la famiglia. Dopo il deficit sul bilancio, il 24 marzo con un Motu Proprio il Papa decide di tagliare le retribuzioni di Cardinali, alti superiori e religiosi.

APRILE

– I riti di Pasqua in Vaticano si celebrano ancora nel segno del Covid. Manca la folla che riempie la piazza nella settimana più importante dell’anno per i cattolici. C’è solo una presenza limitata di fedeli. A sorpresa, celebra la messa in Coena Domini nell’appartamento del cardinale Becciu, che ha perso i privilegi legati alla porpora. A fine mese arriva una nuova stretta anticorruzione. Con un Motu Proprio Bergoglio stabilisce che i dirigenti dovranno sottoscrivere una dichiarazione nella quale si attesta di non avere condanne o indagini per terrorismo, riciclaggio, evasione fiscale. Inoltre non potranno avere beni nei paradisi fiscali o investire in aziende che operano contro la Dottrina della Chiesa. Tutti i dipendenti della Curia, dello Stato Città e degli enti collegati non potranno inoltre accettare “regali o altre utilità” di valore superiore a 40 euro.

MAGGIO

– Nel giorno del 43esimo anniversario della morte di Peppino Impastato, il giudice antimafia Rosario Angelo Livatino diventa il primo magistrato Beato nella storia della Chiesa cattolica. Il Papa decide di cambiare il Sinodo: non sarà più solo dei vescovi, ma di “tutto il popolo di Dio”. Rivoluziona l’Assise, rendendola un cammino lungo tre anni (tra ottobre 2021 e ottobre 2023), in tre fasi: diocesana, continentale, universale.

GIUGNO

– Sulla “catastrofica” gestione della pedofilia, la Chiesa è “a un punto morto”. Così Reinhard Marx, membro del consiglio dei cardinali, Consiglio per l’economia del Vaticano e protagonista di spicco del clero tedesco, giustifica a Papa Francesco le sue dimissioni da vescovo di Monaco e Frisinga che consegna al papa splatealmente, con una lettera pubblicata online sul sito della diocesi. Il Papa non le accetta, “grazie del coraggio che non teme la Croce”, gli scrive. 

LUGLIO

– Il 4 luglio Papa Francesco viene ricoverato al Gemelli per un intervento di stenosi al colon, reagisce bene. Domenica 11 luglio si affaccia dalla finestra del decimo piano dell’ospedale per recitare l’Angelus. Segue e gioisce dal reparto in cui è ricoverato per la vittoria dell’Italia agli Europei e dell’Argentina alla Coppa America. Lascia il policlinico dopo 10 giorni di ricovero, il 14 luglio. Il 27 luglio si apre in Vaticano il processo per reati finanziari nel quale è imputato anche il cardinale Becciu, “dimostrerò la mia innocenza” assicura.

AGOSTO

– In un videomessaggio per le popolazioni dell’America Latina arriva un nuovo potente appello del Papa al mondo per i vaccini: “E’ un atto di amore. E contribuire a far sì che la maggior parte della gente si vaccini è un atto di amore. Amore per sé stessi, amore per familiari e amici, amore per tutti i popoli. L’amore è anche sociale e politico, c’è amore sociale e amore politico, è universale, sempre traboccante di piccoli gesti di carità personale capaci di trasformare e migliorare le società”, dice.

SETTEMBRE

– Per la prima volta, i leader della Chiesa cattolica romana (Papa Francesco), della Chiesa ortodossa orientale (Bartolomeo I) e della Comunione anglicana (Justin Welby) lanciano un appello congiunto sull’urgenza della sostenibilità ambientale, del suo impatto sulla povertà e l’importanza della cooperazione globale, in vista del Cop26. L’11 settembre nomina la ministra Marta Cartabia membro ordinario della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. Dal 12 al 15 settembre Papa Francesco fa tappa a Budapest, per chiudere il Congresso eucaristico, dove incontra Viktor Orban, e in Slovacchia. 

OTTOBRE

– Esce il dossier sui minori abusati dal clero in Francia, Papa Francesco segue la vicenda “addolorato”. Il 6 ottobre istituisce, con un chirografo, la Fondazione per la Sanità Cattolica, nominando presidente monsignor Nunzio Galantino, presidente dell’Apsa (amministrazione del patrimonio della sede apostolica). Il 13 ottobre Papa Francesco autorizza il miracolo attribuito all’intercessione di Giovanni Paolo I (Albino Luciani), che sarà beato. Il 29 ottobre riceve in Vaticano il presidente statunitense Joe Biden, colloquio fiume da 75 minuti.

NOVEMBRE

– Papa Francesco non partecipa alla Cop26 di Glasgow, come aveva annunciato, ma manda un messaggio: “Il tempo sta per scadere; questa occasione non deve essere sprecata”. Il 12 novembre ad Assisi incontra 500 poveri, “Restituire dignità con il lavoro”. Il 26 novembre l’arcivescovo di Parigi, Michel Aupetit presenta le sue dimissioni al Papa, dopo essere finito al centro di uno scandalo mediatico per una presunta relazione con la sua segretaria.

DICEMBRE

– Dal 2 al 6 dicembre Papa Francesco compie il suo terzo e ultimo viaggio apostolico dell’anno, a Cipro e in Grecia, passando da Lesbo, nel segno dei migranti. Annunciato il ricollocamento di 50 profughi in Italia, a spese della Santa Sede. Il 2 dicembre accetta le dimissioni di Aupetit, spiegherà: “Le ho accettate sull’altare dell’ipocrisia non della verità, è stato incastrato dal gossip”. Il 16 dicembre l’ultima udienza con Sergio Mattarella, al termine del settennato del Presidente della Repubblica.

 

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