Durante l'incontro di Pace in Arena. Il pontefice: "La sofferenza di questi due fratelli è la sofferenza di due popoli"

Due minuti di applausi da parte di tutta l’Arena di Verona, in piedi, e l’abbraccio con Papa Francesco, sul palco, ha salutato il discorso di pace pronunciato da Maoz e Aziz, due familiari delle vittime del conflitto dalla parte israeliana e da quella Palestinese. “Credo non ci sia bisogno di dire niente” ha commentato il Papa. Il popolo dell’Arena di pace si alza in piedi a rendere loro onore. Francesco li definisce ‘fratelli’. Abbracciarsi, dice il papa, è un progetto di futuro. E chiede all’Arena un minuto di silenzio

La sofferenza di questi due fratelli è la sofferenza di due popoli. Non si può dire nulla. Loro hanno avuto il coraggio di abbracciarsi e questo non solo è coraggio e testimonianza di voler la pace, ma anche un progetto di futuro. Abbracciarsi. Ambedue hanno perso i famigliari, la famiglia si è rotta per questa guerra. A che serve la guerra? Per favore facciamo un piccolo spazio di silenzio, per sentire. E guardando l’abbraccio di loro due ognuno dal suo cuore preghi il Signore per la pace e prenda una decisione interiore di fare qualcosa per finire con le guerre” le parole del Pontefice. 

Papa: “Il mondo ha bisogno delle donne per trovare la pace”

Il mondo ha bisogno di guardare alle donne per trovare la pace. Sono le mamme. Le testimonianze di queste coraggiose costruttrici di ponti fra israeliani e palestinesi ce lo confermano” ha detto Papa Francesco nel suo intervento all’Arena di Verona. “Sono sempre più convinto che il futuro dell’umanità non è solo nelle mani dei grandi leader, delle grandi potenze e delle élite. È soprattutto nelle mani dei popoli e nella loro capacità di organizzarsi e anche nelle loro mani che irrigano, con umiltà e convinzione, questo processo di cambiamento. Il popolo deve avere coscienza di se stesso e agire come popolo con la volontà di fare pace”. 

Papa: “Accordi nascono dalla realtà e non da ideologie” 

“Voi, però, tessitrici e tessitori di dialogo in Terra Santa, per favore chiedete ai leader mondiali di ascoltare la vostra voce, di coinvolgervi nei processi negoziali, perché gli accordi nascano dalla realtà e non da ideologie: ricordiamo che le ideologie non hanno piedi per camminare, non hanno mani per curare le ferite, non hanno occhi per vedere le sofferenze dell’altro. La pace si fa con i piedi, le mani e gli occhi dei popoli coinvolti” ha aggiunto Papa Francesco nel suo intervento all’Arena di Verona. “La pace non sarà mai frutto della diffidenza, dei muri, delle armi puntate gli uni contro gli altri”, ha aggiunto.

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