Il ministro dell'Interno sull'episodio di Milano: "Le forze polizia solo per garantire sicurezza"

Nel question time alla Camera il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi torna sulle identificazioni attuate dalla polizia nei confronti di alcuni cittadini che avevano reso omaggio al dissidente russo Alexei Navalny domenica a Milano. “Rispetto all’iniziativa commemorativa dell’attivista Navalny presso i giardini Anna Politkovskaja del 18 febbraio scorso la questura di Milano ha riferito che l’intervento del personale della polizia di Stato è stato improntato esclusivamente all’esigenza che vi fossero tutte le condizioni di sicurezza per lo svolgimento della manifestazione a garanzia degli stessi partecipanti e a fronte di informazioni molto sommarie e poco precise circa l’identificazione del promotore e le modalità di svolgimento contenute nel preavviso ricevuto”, ha spiegato il titolare del Viminale.

“L”identificazione è una prerogativa delle forze di polizia sempre affidata alla scelta del personale di servizio e alla sensibile valutazione del contesto operativo e, anche nel caso in questione, non aveva evidentemente alcuna finalità di impedire od ostacolare il libero esercizio dell’iniziativa ma, anzi, di garantirne l’ordinato svolgimento – ha proseguito Piantedosi -. Stante questa finalità, in tali frangenti, la scelta – che può apparire troppo zelante – è comunque da preferire ad un atteggiamento che altrimenti potrebbe rischiare qualche sottovalutazione“.

 

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